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Regione, la Finanziaria arriva all’Ars, cassati 33 articoli, ma è corsa contro il tempo

Di Redazione |

L’aula dell’Assemblea regionale siciliana è stata rinviata a giovedì prossimo alle ì13 per dare il via alla discussione della legge finanziaria. Questa sera l’aula, presieduta dal Presidente vicario dell’Ars Roberto Di Mauro, ha incardinato la manovra. Sono 33 gli articoli stralciati dei 120 approvati in Commissione Bilancio.

Di Mauro ha anche annunciato che il termine per gli emendamenti da presentare è stato fissato per le 12 di giovedì.

ECCO I 33 ARTICOLI CASSATI

“E sempre giovedì si riunirà subito dopo l’aula per continuare la discussione generale e procedere alle votazioni”, spiega Di Mauro. Poco prima il leader del M5S Giancarlo Cancelleri ha chiesto un rinvio “per studiare al meglio i documenti – ha detto – le chiedo di fissare il termine per la presentazione degli emendamenti alle ore 16 di giovedì per poi avviare la discussione generale e da venerdì mattina. Deve essere sancito il diritto di conoscere gli atti, dopo avere aspettato per due giorni i documenti finanziari, non possiamo essere adesso vittime dei ritardi del governo”.

Il percorso, già a tappe forzate, è una corsa contro il tempo per approvare la manovra entro fine mese.

Il testo doveva già essere incardinato ieri. A “ballare”, secondo alcune ricostruzioni, sarebbero 50 milioni di presunte mancate coperture. Una matassa che gli uffici dell’Ars, assieme ai tecnici del dipartimento Economia, hanno provato a sbrogliare. Un’impasse tecnica dovuta soprattutto alla “lievitazione” del testo: gli originari 36 articoli della versione trasmessa dal governo regionale sono diventati 120 dopo il passaggio in commissione Bilancio. La seduta per l’esame preliminare dell’Aula era prevista per ieri, poi tutto è stato rinviato ad oggi pomeriggi e dopo due rinvii è giunta in aula poco prima delle 20. Ma il calendario è strettissimo. C’è il Ponte del 25 aprile. I deputati hanno 24 ore di tempo per presentare gli emendamenti, l’esame delle norme a Sala d’Ercole partirà giovedì pomeriggio. A quattro giorni dalla scadenza dell’esercizio provvisorio. Probabile a questo punto che l’Ars si riunisca anche sabato e domenica. Ma per modificare il calendario dovrebbe riunirsi di nuovo la Capigruppo.

L’ennesimo flop alimenta la polemica politica. Per il M5s la presidenza dell’Ars dovrebbe cassare almeno una sessantina degli articoli della manovra perché ritenuti incostituzionali: «Una maxi tabella H per accontentare gli appetiti dei partiti, nemmeno durante l’era Crocetta, probabilmente, si era arrivato a tanto», affermano i deputati grillini. «Una manovra che doveva essere secca e lineare – dicono – è diventata monstre a causa di una pioggia di norme ad deputatum che non sono certo pensate per il bene della Sicilia. È lecito ora pensare dove sarà trovata la copertura finanziaria, atteso che si stava per tagliare sulla cultura per mancanza di risorse».

«Una finanziaria Frankenstein, del tutto fuori controllo, fabbricata mettendo insieme decine di interventi a pioggia a uso e beneficio dei deputati della maggioranza che li hanno proposti o imposti», è il duro giudizio di Claudio Fava (Cento Passi).

Il governatore Nello Musumeci, a margine della conferenza stampa sul piano antincendio, aveva preso le distanze: «La manovra finanziaria è frutto del lavoro di tutto il Parlamento che l’ha voluta così e io rispetto questa volontà. E ognuno si assume, nel bene e nel male, le responsabilità della propria scelta».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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