Stop in commissione all’Ars per l’emendamento aggiuntivo che doveva prevedere, nelle intenzioni dell’assessore regionale del Lavoro, Mariella Ippolito, che lo ha presentato nuovi criteri di proporzionalità rispetto al numero di abitanti di tutti i comuni siciliani per la ripartizione dei fondi destinati ai cantieri di lavoro, ridotti di un quarto rispetto alla programmazione originaria del 2009. La quinta commissione parlamentare Cultura, formazione e lavoro ha infatti espresso parere negativo e ora la parola spetterà all’aula. Hanno votato no il dem Sammartino, e i deputati dei Cinque Stelle Campo, Di Paola, Schillaci e Di Caro

L’assessore Ippolito non si arrende: «La logica dei cantieri di lavoro – ha spiegato – viene riformulata in una visione di equità territoriale, in grado di coniugare ottimizzazione delle risorse e condivisione di un servizio i cui benefici trovano oggettivo riscontro nel tessuto sociale e nel patrimonio pubblico dei Comuni. Sono rammaricata ma auspico che in aula la discussione possa incontrare la sensibilità delle parti e produrre effetti positivi anche per quelle micromunicipalità sempre più frequentemente escluse dai processi economici».

Ma i grillini non fanno aperture di alcun genere: «Non basta – hanno detto Nuccio Di Paola, Giovanni Di Caro, Roberta Schillaci e Giampiero Trizzino – prevedere nuovi criteri per rendere i cantieri lavoro in Sicilia una misura utile a creare occupazione tra le fasce a rischio emarginazione sociale e tentare di porre un argine alla disoccupazione nell’isola. Occorre aumentare le risorse che invece in questi anni sono diminuite in modo consistente passando da 220 milioni di euro ad appena 50 milioni di euro».

«Questo Governo – attaccano – non ha fatto e non sta facendo nulla per rimpinguare il fondo. È inutile rimodulare i criteri per l’attribuzione dei fondi ai comuni per i cantieri di lavoro, senza accompagnarne l’introduzione con un incremento delle risorse».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA