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Pietro Grasso dice no: «Resto presidente del Senato, non mi candido alla Regione»

Di Mario Barresi |

Sembra la pietra tombale sulle residue speranze del centrosinistra. Un «no, grazie, non posso» ancor più forte e chiaro di quello già espresso a fine giugno. Il presidente del Senato, Piero Grasso conferma, nel corso della cerimonia del Ventaglio, la sua intenzione a non candidarsi a presidente della Regione Siciliana.

ROSARIO CROCETTA: «IO ANCORA CANDIDATO»

«I miei doveri istituzionali di presidente del Senato – dice a Roma – rispetto a quando ho espresso l’impossibilità di candidarmi sono, se possibile, ancor più stringenti in questo momento».«E’ noto a tutti – prosegue – che negli ultimi giorni si siano avvertite fibrillazioni politiche nella maggioranza che sostiene il governo, e che i prossimi mesi saranno particolarmente delicati. La fase finale della legislatura sarà, temo, fortemente influenzata dall’avvicinarsi delle elezioni nella primavera del 2018».

Una posizione prevista e prevedibile, anticipata tre giorni fa sul nostro giornale, con l’indiscrezione di un sondaggio commissionato dal Nazareno per testare – in assenza del “papa straniero” (Grasso) la riconoscibilità e il gradimento di una serie di “cardinali autoctoni”.Migliore tempismo per il rifiuto (stavolta pare definitivo) di Grasso, non poteva esserci per Rosario Crocetta. Che, disinnescata la bomba a orologeria della mancata parifica del bilancio da parte della Corte dei Conti, adesso chiede conto e ragione al Pd e agli alleati: «Mi ricandido, sono pronto a fare le primarie perché non ho paura di misurarmi. Vedremo chi ha i voti e chi non li ha», dice il governatore ora più auto-ricandidato che mai.

E anche la sinistra del Pd torna a farsi sentire. «Anche alla luce della nuova garbata rinuncia del presidente del Senato Piero Grasso all’ipotesi di una sua candidatura in Sicilia, è indispensabile definire al più presto i contorni della coalizione e il nome del candidato alla Presidenza della Regione», esce allo scoperto il deputato regionale Pippo Digiacomo. «Sabato – aggiunge – parteciperò all’iniziativa promossa ad Agrigento dal vicepresidente del gruppo Pd all’Ars Giovanni Panepinto: sono convinto che sarà una buona occasione, grazie anche alla partecipazione del segretario Fausto Raciti, per un confronto aperto all’interno del partito in vista delle prossime elezioni regionali. E sarà anche l’occasione per capire chi è davvero favorevole alle primarie, coinvolgendo liste e partiti dalla sinistra al centro, per individuare il candidato alla Presidenza: per quel che mi riguarda, sono favorevole e possiamo lavorare fin da subito per organizzare le primarie il 10 settembre».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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