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Codice ong, impegno recupero motori

Di Redazione |

ROMA, 26 LUG – C’è anche l’impegno a recuperare, “una volta soccorsi i migranti e nei limiti del possibile”, le imbarcazioni improvvisate ed i motori usati dai trafficanti di uomini, nel Codice di condotta proposto ieri dal Viminale alle ong. Si tratta complessivamente di 13 punti e la mancata sottoscrizione del documento o l’inosservanza degli impegni previsti “può comportare – si legge – l’adozione di misure da parte delle autorità italiane nei confronti delle relative navi, nel rispetto della vigente legislazione internazionale e nazionale, nell’interesse pubblico di salvare vite umane, garantendo nel contempo un’accoglienza condivisa e sostenibile dei flussi migratori”. Tra gli altri impegni chiesti alle navi umanitarie c’è quello di attestare l’idoneità tecnica per le attività si soccorso. In particolare, viene chiesto alle ong di avere a bordo “capacità di conservazione di eventuali cadaveri”.

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