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Passi avanti Ue nella guerra all’incitamento all’odio on-line

Di Redazione |

BRUXELLES – Passi avanti nella guerra all’incitamento all’odio on-line nell’Unione europea. Nell’ultimo anno, in media, le aziende online hanno rimosso il 70% di tutti i messaggi illegali di incitamento all’odio loro notificati dalle Ong e dagli enti pubblici che hanno partecipato alla valutazione. La percentuale è aumentata costantemente dal 28% nel primo ciclo di controlli nel 2016,e dal 59% nel secondo ciclo del maggio 2017. Emerge dal terzo monitoraggio sull’incitamento all’odio on-line, illustrato dalla commissaria Ue alla Giustizia Vera Jurova.

 

Secondo quanto spiegato, tutte le imprese informatiche partecipanti (Facebook, Twitter e Youtube) hanno soddisfatto l’obiettivo di verificare la maggior parte delle notifiche entro 24 ore, con una media di oltre l’81%. Tuttavia, trasparenza e il feedback agli utenti sono ambiti in cui occorre prevedere ulteriori miglioramenti. In Italia sono il 66,9% le rimozioni effettuate, in calo rispetto all’81,7% del secondo monitoraggio (riduzione che può avere diverse ragioni).

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