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IL LIBRO E IL FILM

Bob, il gatto che ha salvato chi lo ha salvato

Di Maria Lombardo |

Nel 2007 Bowen, sbandato, figlio di separati, viveva per le strade di Londra dedito all’eroina facendo il musicista di strada. Si avviava alla disintossicazione col metadone e abitava in una casa popolare quando un giorno per strada inciampò in un gatto ferito. Lo salvò da morte sicura e, quando il gatto guarì, voleva lasciarlo libero. Ma quello non intese lasciarlo. James si arrese al felino e nacque tra loro un bel rapporto. Bob diede al tossico un motivo per alzarsi la mattina, come raccontano il libro e il film appena uscito in sala, regia di Roger Spottiswoode, con Luke Treadaway nei panni del protagonista. Una storia di speranza e di riscatto. Partecipa il vero gatto Bob.

La storia invita a guardare agli altri in maniera più istintiva, come fa il felino che ha scelto James per padrone.

Bob, gattone dal pelo rosso, sta con James legato a lui da un guinzaglio – giusto per non incappare in altri pericoli della strada – avvolto nella sciarpona di lana del suo padrone, va in giro sulla spalla di James come Llewin nel film dei Fratelli Coen “A proposito di Davis”.

Nella pet-therapy gli animali sono utilizzati da “mediatori educativi pre-simbolici”, “acceleratori di relazioni umane” grazie alla capacità che hanno di relazionarsi con l’uomo sollecitando la comunicazione analogica (segno, gesto, parola, comportamento che stimolano la componente emotiva dell’essere umano).

Con Bowen ha funzionato in maniera spontanea e la vita è cambiata anche economicamente. Oggi ha pubblicato sette libri, su Bob anche “Il mondo secondo Bob” (Pickwick libri), “Un dono speciale di nome Bob” (Sperling&Kupfer). Sulla pagina Facebook di “A Street Cat named Bob” 525.000 visualizzazioni.

Film tenero e commovente in cui Londra appare attraverso gli occhi di James e del suo gatto. Per gli amanti dei felini, un’autentica chicca.

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