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Ragusa, Renzi a canestro con la Passalaqua, ma dribbla la politica

Di Laura Curella |

Il leader dei dem è arrivato con il sottosegretario alla Salute, on. Davide Faraone. Quasi puntuale questa volta, ha salutato il roster biancoverde non mancando di interpellare le giocatrici sulle principali problematiche riscontrate sia nel praticare uno sport ai massimi livelli che nel vivere a Ragusa. Molto positivi i commenti delle Aquile sulla città che le ospita, diversi invece gli appunti sulle pari opportunità concesse a livello nazionale sportivo, a cominciare dal mondo del professionismo che rimane ancora una prerogativa maschile.

A fare gli onori di casa è stato Gianstefano Passalacqua, il vertice della società che sostiene la Virtus Eirene. Renzi non ha voluto fare grandi discorsi. A qualche cittadino presente in tribuna, che gli chiedeva di parlare attraverso un microfono per farsi sentire meglio, Renzi ha spiegato alzando la voce: “Oggi sono venuto per ascoltare, prendere spunti da una realtà siciliana bellissima, tornerò per parlare al momento della campagna elettorale”. Qualche accenno tuttavia Renzi lo fa, sopratutto sulle infrastrutture ricordando il finanziamento per la metropolitana di superficie iblea e lo stanziamento delle risorse per la Ragusa-Catania. “È stato un viaggio, quello attraverso l’Italia e che si conclude in Sicilia, pieno di occasioni di ascolto. A Ragusa ho deciso, grazie alla società Passalacqua, di venire a trovare le cestiste biancoverdi, nel Nido delle Aquile, dove ragazze da tutto il mondo vengono a giocare nella massima serie italiana e stanno facendo molto bene anche a livello europeo. Una realtà in crescita, che ha aperto anche allo sport per persone disabili, utilizzando un impianto di bellezza notevole. È stata un’occasione anche per ragionare di investimenti per le donne che fanno sport, la maternità per le atlete, del potenziamento degli impianti sportivi a partire dalle scuole e dalle periferie del nostro Paese”.

Renzi schiva le domande di politica. “Che Pd ha trovato? Non è stato un viaggio dentro al Pd, bensì tra la gente per ascoltare storie della realtà italiana. Pisapia e Alfano lasciano? Tutte le questioni di politica nazionale verranno affrontate in seguito”. “So che l’area iblea ha sete di infrastrutture – continua il segretario Pd – sarebbe ingiusto dire che in Italia non sia cambiato nulla, abbiamo veramente disposto tanti fondi pubblici per le progettazioni e l’avvio di cantieri. Mi riferisco per esempio al finanziamento che abbiamo dato a Ragusa per la metropolitana di superficie ed il collegamento con Ibla. Chiaramente i risultati ancora non sono visibili, si iniziano a vedere i primi segni, per esempio coi bandi delle periferie. Ragusa è la provincia più a Sud, quindi come tale è quella che soffre di più l’isolamento e sulla quale occorre investire. La Ragusa-Catania? Anche per questa opera i fondi sono stati messi a disposizione, finalmente dopo decenni di blocco assoluto. Magari i risultati verranno con qualcun altro che taglierà il nastro, l’importante è che i ragusani abbiano finalmente questa infrastruttura e che si passi dalle parole ai fatti”.

“Sappiamo che Renzi non dimenticherà le volte che è passato per Ragusa – ha commentato l’on. Dipasquale – e d’altronde l’impegno del suo governo e del Pd in generale nei confronti del nostro territorio è tangibile. È stato il suo governo a finanziare la metropolitana di superficie per 18 milioni di euro, il raddoppio della Ragusa-Catania e il proseguimento dei lavori per la Siracusa-Gela che per buona parte passa proprio dalla nostra provincia”.

Il segretario Pd ha infine salutato i precari dei Vigili del Fuoco, presenti per la campagna “Fiato sul collo”, ricordando gli emendamenti presentati alla finanziaria.

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