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Ragusa, il prefetto Cocuzza si insedia: «Ora al lavoro»

Di Michele farinaccio |

Un incontro anche a tratti informale, nel quale sono stati trattati i temi cardine e le principali linee guida che determineranno il lavoro del nuovo prefetto di Ragusa, Filippina Cocuzza, che ieri mattina ha incontrato i rappresentanti dell’informazione in Prefettura per la consueta conferenza stampa di presentazione. Dopo avere incontrato i responsabili provinciali delle forze dell’ordine, il nuovo rappresentante del governo, che succede al prefetto Maria Carmela Librizzi, da ieri in servizio a Messina, ha scelto dunque di presentarsi alla città, attraverso la stampa “che oggi più che mai – ha rimarcato – con l’avvento delle nuove tecnologie, ha un ruolo di grandissima importanza nel riportare le notizie che devono essere vere e scevre da qualsiasi condizionamento”.

La dottoressa Cocuzza ha spiegato innanzitutto di volersi muovere sul solco del predecessore: “Una collega che stimo e che ha fatto tanto bene in questo territorio. Avremo sempre cura di rapportarci con voi e con l’intera collettività per le iniziative che saranno intraprese e che potranno avere riflessi sulla collettività. Cercherò di mettere a disposizione tutta la struttura per gli aspetti occupazionali e le varie vertenze, pur essendo questa una provincia che si distingue, io dico quasi una provincia del nord; ciò nondimeno è chiaro che saranno le problematiche e le vertenze occupazionali su cui la Prefettura cercherà di intervenire mediando tra le parti sociali con la massima attenzione ai livelli occupazionali”.

Un’attenzione che il nuovo prefetto di Ragusa, ha assicurato, rivolgerà soprattutto alle fasce più deboli, “e che – ha aggiunto – sono le più vulnerabili, e purtroppo ormai più numerose e diverse rispetto al passato. La Prefettura si farà portatrice dei loro interessi e cercherà di tutelarle, ed in questo senso una grande attenzione ai ragazzi, agli studenti, che oggi vivono un periodo problematico che una volta non c’erano. Anche in questo ambito mi piacerebbe, anche con l’interlocuzione dei dirigenti scolastici, avviare iniziative rivolte al contrasto di certi fenomeni che fanno scadere l’essere umano. Atteggiamenti che vedono chi vuole sopraffare qualcuno avvantaggiato dal fatto di avere mezzi di comunicazione che prima non c’erano e che oggi gli consentono di avere una visibilità prima impensabile, quindi danneggiando i loro coetanei”. Prima visita ufficiale non potrà che essere quella dell’Hot Spot di Pozzallo: “Una struttura oggi ritenuta un modello europeo e che conto di visitare prima possibile, con una attenzione massima all’aspetto strutturale, proprio per cercare di renderlo quanto più accogliente possibile dal punto di vista organizzativo”.

Non è mancato l’accenno allo spinoso tema delle aste giudiziarie con il relativo protocollo, “un protocollo che deve tenere conto sia della legge, sia dell’aspetto sociale di ogni vicenda familiare e umana, dato che le forze dell’ordine e la Prefettura non si limitano e non possono limitarsi ad eseguire sgomberi sic et simpliciter”.

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