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Se la «Rotta dei Fenici» dimentica (per ora) Ragusa

Di Michele Barbagallo |

Ma Ragusa non è menzionata. Ed allora o siamo una terra già ampiamente scoperta (ma non è così) oppure siamo talmente nascosti che a Palermo se ne sono dimenticati. Anche perché Provincia e Comune di Ragusa non hanno finora sentito parlare del progetto Rotte dei Fenici sebbene sia stato inserito negli itinerari culturali del Consiglio d’Europa dal 2003 mentre da quest’anno è progetto pilota dell’Organizzazione Mondiale del Turismo come la Via della Seta, che ha sviluppato 5 itinerari tematici volti ad un’azione di riscoperta del territorio siciliano poco conosciuto.

I tour sono proposti dalla Regione nell’ambito del progetto di Sviluppo Turistico Interregionale (Legge 135/01) dal titolo “Itinerari nella Cultura, Storia, Tradizioni, Paesaggi del Mare e Miniere di Mare”. “Dalla storia che lega Oriente ed Occidente in Sicilia, terra di crocevia dei popoli e di incontro tra Fenici e Greci, ai tour sulle orme di Goethe che dell’isola colse l’essenza del mondo – viene spiegato nel materiale promozionale del progetto – E, ancora, il fascino della memoria legata alle tonnare e al rapporto simbiotico tra uomini della Sicilia e mare; passando per un viaggio che ricalca la narrazione del geografo Idrisi. Infine, un tour tra i paesaggi e i profumi delle eccellenze isolane che hanno reso celebre la dieta mediterranea nel mondo”.

A ben guardare, la provincia di Ragusa dovrebbe praticamente entrarci tutta perché, quantomeno tra Goethe, i cui disegni sono tra i più noti dei viaggiatori del Gran Tour, e i percorsi di Idrisi, ripresi proprio in questi mesi da alcuni camminatori iblei, le caratteristiche del progetto ci sono tutte. E mentre le istituzioni locali non ne sanno più di tanto, ed anche alla recente riunione a Siracusa di tutti i distretti turistici nessuno ne ha fatto riferimento, l’on. Nello Dipasquale, da noi contattato, è pronto a chiedere maggiori informazioni all’assessore regionale al turismo Antony Barbagallo.

Ma dopo vari incroci e varie telefonate anche presso gli uffici che si occupano di turismo in ambito locale, è Antonio Barone, direttore della Rotta dei Fenici, a spiegare che quella presentata è una proposta ancora iniziale che sarà messa a fuoco nelle prossime settimane: “Ed ovviamente la provincia di Ragusa è sicuramente strategica a livello regionale. Di sicuro nei progetti turistici sarà fortemente presente. Abbiamo già incontrato alcuni camminatori iblei che hanno iniziato a riprendere i percorsi di Idrisi. Dunque da parte nostra non c’è alcuna esclusione. Piuttosto, vista la complessità dei vari tour, alcuni toccano anche 119 località, non era facile poter elencarle tutte ma di sicuro la provincia di Ragusa ci sarà, Ci confronteremo in futuro anche con la realtà locale”.

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