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«Sto malissimo, ragazze scusate se non rispondo»

Di Michele Giardina |

Sabato mattina, alle 9,30, tramite wathsapp invia un messaggio a voce alle colleghe del Centro di primo soccorso di Pozzallo: “Ragazze, scusate se non rispondo, ma non ce la faccio, sto malissimo”. Due ore e mezza dopo muore. I medici dell’ospedale, al momento del ricovero, considerata la gravità della situazione, la trasferiscono prontamente in Rianimazione e fanno tutto il possibile per salvarla. Inquietante il responso della Tac: gravemente compromessa la funzionalità di un polmone. La morte sarebbe sopravvenuta, secondo i medici del nosocomio modicano, per polmonite massiva, come diagnosticato al momento della visita effettuata al pronto soccorso. La direzione aziendale esclude che la donna possa essere stata contagiata nell’ambiente di lavoro. Sarà comunque l’autopsia, che non è ancora stata effettuata, ad accertare la causa della morte. Quando si verificano casi del genere, con pazienti ricoverati in Rianimazione, di solito è la stessa direzione sanitaria dell’ospedale a chiedere l’esame autoptico. Come puntualmente avvenuto nel caso della povera Loredana. Ma c’è anche un esposto dei familiari, presentato alla Procura della Repubblica di Ragusa, per conoscere esattamente la causa della scomparsa della loro congiunta.All’autopsia di ieri mattina ha partecipato anche un medico di fiducia della famiglia. La città è attonita. Decine i commenti su Fb. “La banchina del porto – scrive Turi Frasca – non sarà più la stessa senza di te”. “Grande donna e mamma – il post di Rosalba Garofalo – riposa in pace”. “Grazie per la determinazione e il coraggio – scrive Loredana Scozzaro – che hai trasmesso a noi giovani leve, buon viaggio”.

Una polmonite massiva avrebbe stroncato la vita dell’operatrice del Cpsa

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