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Vittoria, assedio della Polizia a Forte Apache: un arresto e sequestri di droga, auto e targhe

Di Redazione |

La Polizia di Vittoria e la Squadra Mobile di Ragusa hanno effettuato una serie di perquisizioni in contrada Diligenza, denominata Forte Apache per via di una massiccia presenza di criminilità comune e organizzata. Nell’area ci sono diverse fatiscenti abitazioni luogo di residenza da anni di intere famiglie di pastori, oggi anche gestori di officine di rottamazione non autorizzate. Nel corso di un controllo è stato arrestato Danili Piscopo di 19 anni perché la Polizia in casa gli ha trovato 20 grammi di marijuana.

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Nella sua abitazione c’era anche un’illegale officina meccanica e di rottamazione. Sotto un albero, semisepolta è stata trovata invece, sempre grazie all’Unità Cinofile di Catania e Palermo, una pistola giocattolo modificata cal. 7.65 ed il relativo munizionamento; l’arma era pronta a fare fuoco in quanto il caricatore era rifornito e vi era il colpo in canna. Il perito balistico ha riscontrato che la pistola fosse perfettamente funzionante. L’arma è stata rivenuta sotto terra nei pressi di un albero di carrubo poco distante dalle abitazioni, ma non riconducibile a nessuno dei presenti, pertanto è stata sequestrata a carico di ignoti. L’intervento della Polizia Stradale e della Polizia Locale del Comune di Vittoria ha permesso di verificare che l’intera area fosse stata destinata a discarica abusiva pertanto la Polizia Locale ha sottoposto a sequestro migliaia di metri quadri e sono in corso accertamenti della “squadra edilizia” per verificare lo stato delle unità immobiliari presenti.

La Polizia Stradale ha sequestrato quasi 50 targhe rinvenute nei pressi dell’officina abusiva e sono in corso accertamenti sui 30 veicoli destinati alla rottamazione presenti sul posto. È stato anche sanzionato il titolare di una rivendita di veicoli di Vittoria, considerato che aveva parcheggiato in luogo non idoneo 15 auto a lui intestate affidandole al controllo di una delle famiglie presenti. È probabile che le parti di auto rivenute fossero di provenienza illecita considerato che i telai sono stati abrasi e che parte di questi sono stati tagliati a metà.

Nel complesso si tratta di un’area dove non esisteva il rispetto di qualsivoglia regola, così come dimostra l’ultimo accertamento richiesto a personale Enel che ha riscontrato la manomissione dei contatori e quindi il furto di energia elettrica. Per questi fatti sono stati denunciati gli intestatari dei contratti di fornitura di energia e dovranno rispondere di furto aggravato.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA