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Ragusa arrestati cinque presunti scafisti

Di Carmela Marino |

Ragusa – Cinque presunti scafisti sono stati arrestati dalla Questura di Ragusa per aver fatto sbarcare 369 migranti a bordo di più imbarcazioni. Determinanti sono state le immagini fotografiche scattate dalla nave di soccorso durante le fasi di avvicinamento ai gommoni da soccorrere che hanno immortalato gli scafisti in posizione di comando.

Sono stati arrestati Ndong Ousmane, senegalese, Jimoh Jafaru, nigeriano, Swatre Yousouf, senegalese, Kuyiateh Jalibabry gambiano e Sadio Seydou, senegalese. 

Secondo i testimoni sono loro che hanno condotto le imbarcazioni partite dalle coste libiche. I migranti provenienti dal centro Africa sono stati ospitati presso l’Hot Spot di Pozzallo per essere visitati, identificati e trasferiti in altri centri.

MODALITA’ DI SOCCORSO IN MARE

Nel pomeriggio del 19 marzo, a seguito di segnalazione da parte della IMRCC di Roma, la nave HMS ECHO della marina Militare inglese veniva indirizzata in acque internazionali di competenza SAR LIBICA, per procedere al soccorso di tre gommoni in precarie condizioni di galleggiabilità con a bordo rispettivamente 114-111 e 1449 persone. I clandestini venivano soccorsi e trasbordati sulla nave. Successivamente la stessa, su disposizione dell’IMRCC di Roma, si dirigeva verso il Porto di Pozzallo. 

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ORDINE PUBBLICO ED ASSISTENZA

Alle procedure  di sbarco hanno partecipato 30 Agenti della Polizia di Stato ed altri uomini appartenenti alle Forze dell’Ordine ed all’Esercito Italiano, così come gli Enti inviati dalla Prefettura di Ragusa, Protezione Civile, Croce Rossa Italiana e medici dell’A.S.P. per le visite mediche.

LE INDAGINI

Anche in questa occasione gli scafisti sono stati riconosciuti dai migranti passeggeri come coloro che hanno condotto i gommoni soccorsi nelle acque antistanti la Libia.

Le indagini sono state avviate nell’immediatezza e sono durate ben 15 ore per individuare gli scafisti e tuttora sono in corso approfondimenti per identificare altri soggetti probabilmente responsabili di essere stati coloro i quali hanno comandato altre imbarcazioni. Secondo i migranti ascoltati come testimoni, gli scafisti, anche in questo caso sono partiti in momenti diversi e da spiagge diverse, segno della presenza di più organizzazioni criminali sulle coste libiche. Si registra la presenza nuovamente di nuclei familiari siriani con numerosi bambini di tenera età.

Gli arrestati sono stati condotti presso l’istituto di pena di Ragusa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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