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La rotatoria della discordia. «Dove è finito il bello di Ragusa?»

Di Michele Barbagallo |

E’ amaro il commento dell’architetto Silvia La Padula, nipote di Ernesto La Padula, il progettista di piazza Libertà. Lei ha scelto di vivere in provincia di Ragusa, lasciando dunque Roma e Milano dove ha operato in passato. “Amo questa città e vorrei vederla risorgere – dice – Purtroppo c’è poca attenzione alla bellezza di questa città e mi spiace perché siamo dinnanzi ad un tesoro che viene usato ma senza proteggerlo. Lo si fa solo perché si deve e non perché lo si ama davvero. E questo mi sembra assurdo”.

Poi nel merito del nuovo intervento viabilistico, che ha già trovato le dure critiche dell’Ordine degli architetti e della Fondazione Arch, Silvia La Padula auspica piuttosto che si intervenga in altre aree della città. “Condivido pienamente il pensiero dell’Ordine degli architetti – dice Silvia La Padula – E’ una piazza storica che ha un senso nella sua completezza, era legata al nazionalismo e così va lasciata perché rispecchia quell’epoca. Non servono ulteriori interventi. Si concentrassero piuttosto su tutte le oscenità di una Ragusa costruita in modo sconnesso e veloce, la parte nuova della città. Forse il pensiero dell’amministrazione comunale dovrebbe andare verso la riqualificazione di quelle zone dove non esistono viali alberati, piazze, punti di aggregazione. Anzi auspico che Italia Nostra e la Soprintendenza vigilino su questo intervento di piazza Libertà e soprattutto sulle prospettive future. Panta rei, tutto scorre. Toccherà alla prossima amministrazione smantellarla visto che non si può pensare di potenziare l’idea da incrocio stradale di una piazza che ha la sua continuità monumentale. Confido dunque nelle nuove generazioni”.

La Soprintendenza ha dato parere favorevole alla nuova maxi rotatoria anche se, sia il sindaco Piccitto che l’assessore Corallo su un articolo web si sono affrettati a spiegare che non sarà poi così maxi ma più grande dell’attuale. Il soprintendente Calogero Rizzuto spiega che la piazza ha un vincolo paesaggistico e sugli edifici c’è un vincolo monumentale. “Ma gli uffici della Soprintendenza hanno dato parere favorevole perché la questione è legata solo alla viabilità. E non c’è nulla di particolarmente impattante visto che l’idea del Comune è quella di mettere più in linea l’attuale rotatoria piccola, e farla un po’ più grande. Io sono invece favorevolissimo ad un progetto che veda la piazza riqualificata e non più un parcheggio. Ma in questa fase non era il progetto del Comune”.

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