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Tac e risonanze hi-tech per cani e gatti, mercato in crescita

Di redazione |

Roma – Dispositivi medici all’avanguardia per garantire anche ai pazienti animali un’alta qualità delle immagini, rapidità della scansione e ridotte dose di radiazioni. I proprietari dei pet stanno diventando sempre più esigenti, un trend che si traduce nella crescita del mercato di dispositivi medici di fascia alta, come tomografia computerizzata e risonanza magnetica, utilizzati in ambito veterinario. Se ne parla al Congresso “European Veterinary Diagnostic Imaging”, in programma a Verona fino al 2 settembre.

All’evento organizzato da Ecvdi, College europeo di imaging diagnostico veterinario, Ge Healthcare – divisione medicale di General Electric – presenterà le ultime innovazioni per supportare il lavoro dei radiologi veterinari e migliorare l’iter di diagnosi e cura dei quattro zampe. Fra le ultime novità un tomografo computerizzato di ultima generazione caratterizzato da un’estrema compattezza, elevata qualità delle immagini, notevole velocità di scansione e diminuzione della dose di radiazioni per gli animali. La tecnologia è stata sviluppata pensando agli esseri umani, ma la sua compattezza e il costo contenuto l’hanno resa una soluzione particolarmente adatta anche alle necessità dell’ambito veterinario. Software innovativi consentono l’ottimizzazione della dose di radiazioni erogate, la visualizzazione in 3D delle immagini, l’analisi automatica dei vasi, l’endoscopia virtuale e la colonografia Tc.

Le richieste dei padroni in questi anni stanno cambiando: gli animali sono sempre più parte della famiglia e si vogliono indagare al meglio situazioni potenzialmente pericolose. Il miglioramento delle tecnologie a disposizione dei radiologi veterinari sta subendo una forte accelerazione: al fianco di ecografi e radiografie si stanno infatti diffondendo tomografi computerizzati e risonanze magnetiche, macchinari che derivano dalla medicina per gli esseri umani. Un esame Tc consente di valutare al meglio la presenza nell’animale di eventuali metastasi, studiare i margini di masse per preparare al meglio un eventuale intervento operatorio o, mediante l’utilizzo di mezzi di contrasto specifici, diagnosticare problemi vascolari potenzialmente non esplorabili con altre metodiche di imaging.

“L’introduzione di nuove tecnologie di imaging diagnostico in veterinaria si traduce nel miglioramento dei processi di diagnosi e cura per gli animali”, conclude Luca Giulio, direttore marketing di Ge Healthcare Italia.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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