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Ricerca: il 29 settembre appuntamento con la scienza nella Notte europea

Roma, 7 set. (Adnkronos Salute/Labitalia) – Il 29 settembre torna la Notte europea dei ricercatori, la più importante manifestazione europea di comunicazione scientifica che coinvolge oltre 300 città. In Italia l’evento sarà preceduto dal consueto appuntamento con la Settimana della scienza che si svolgerà dal 23 al 30 settembre, con un calendario ricco di eventi […]

Di Redazione |

Roma, 7 set. (Adnkronos Salute/Labitalia) – Il 29 settembre torna la Notte europea dei ricercatori, la più importante manifestazione europea di comunicazione scientifica che coinvolge oltre 300 città. In Italia l’evento sarà preceduto dal consueto appuntamento con la Settimana della scienza che si svolgerà dal 23 al 30 settembre, con un calendario ricco di eventi e aperitivi scientifici, incontri con i ricercatori, conferenze e visite nei più autorevoli centri di ricerca italiani.

La Notte europea dei ricercatori, che quest’anno compie 12 anni, è promossa e finanziata dalla Commissione europea nell’ambito della call Msca-Night-2016/2017 (Grant Agreement N. 722952). In Italia il progetto vede in prima linea l’associazione Frascati Scienza in collaborazione con Regione Lazio, Comune di Frascati, Asi, Cineca, Crea, Esa-Esrin, Garr, Inaf, Infn, Ingv, Ispra, Iss, Sapienza Università di Roma, Sardegna Ricerche, Università di Cagliari, Università di Cassino, Università Lumsa di Roma e Palermo, Università di Parma, Università degli studi di Roma ‘Tor Vergata’, Università degli studi Roma Tre, Università di Sassari, Università della Tuscia, Astronomitaly, Associazione Tuscolana di Astronomia, Explora, G.Eco, Ludis, Osservatorio astronomico di Gorga (Roma), Fondazione Gal Hassin di Isnello (Palermo), Sotacarbo.

La manifestazione ha l’obiettivo di avvicinare i ricercatori ai cittadini di tutte le età e di evidenziare l’importanza e l’impatto positivo della ricerca nella vita quotidiana. Un’opportunità per creare un legame tra scienza e società, per un confronto-dibattito continuo su temi cruciali della ricerca scientifica. Un’occasione, inoltre, per far incontrare i giovani e i ricercatori, per comprendere da vicino questo affascinante mestiere in grado di cambiare concretamente le nostre vite, diventare anche solo per un giorno ricercatore divertendosi e scoprendo discipline scientifiche e, perché no, restare affascinati dalla carriera scientifica pensando un giorno di intraprenderla.

Anche quest’anno il filo conduttore della manifestazione organizzata da Frascati Scienza è il ‘Made in Science’, per una scienza intesa come vera e propria filiera della conoscenza. “Tutto quello che ci circonda – si legge in una nota – è scienza e lo strumento essenziale per conoscere, spiegare e interpretare il mondo è proprio il metodo scientifico. Tutti noi siamo immersi tra oggetti, strutture, modi di vita, lavori o divertimenti che sono frutto della ricerca scientifica. Ecco quindi ce noi tutti siamo ‘Made in Science’, non solo laboratori o enti. La ricerca scientifica è molto più vicina a noi di quanto possiamo immaginare. La Notte europea dei ricercatori e Frascati Scienza vogliono ricordarci quanto dobbiamo, ogni giorno, a chi vi si dedica, a chi vi lavora, a chi costruisce giorno dopo giorno l’innovazione e il futuro”.

“La manifestazione – sottolinea Colette Renier, coordinatrice della European Researchers’ Night presso la Commissione europea – è ormai un appuntamento fisso. Il suo effetto positivo è così potente che nell’ottica della futura call per il 2018-2019 si pensa a una durata più lunga dell’evento, fino al sabato sera, nonché a un aumento del bilancio globale dedicato all’azione”.

Come gli anni scorsi Frascati Scienza, oltre a coordinare tutte le attività dell’area tuscolana, sarà presente in tantissime città da Nord a Sud della Penisola, isole comprese: Bari, Cagliari, Carbonia, Cassino, Cave, Cosenza, Ferrara, Frascati, Frosinone, Gorga, Isnello, Lecce, Milano, Monte Porzio Catone, Napoli, Palermo, Parma, Pavia, Roma, Sassari, Trieste, Viterbo. Durante gli eventi i visitatori potranno sperimentare, discutere, giocare e perfino affrontare i ricercatori in quiz e competizioni. Un modo per scoprire la ricerca e i ricercatori, definiti da Renier “persone con un lavoro straordinario”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA