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Farmaci: italiani ‘sedotti’ da canali illegali, 90 mila pezzi sequestrati

Roma, 26 set. (AdnKronos Salute) – ‘Pillole dell’amore’, sedicenti integratori, antidepressivi acquistati con un click. Sono più di 90.000, tra farmaci (capsule, compresse, fiale) e dispositivi medici, i prodotti sequestrati perché illegali o falsificati, nel corso dei controlli effettuati tra il 12 e il 19 settembre nei principali aeroporti del nostro Paese, su migliaia di […]

Di Redazione |

Roma, 26 set. (AdnKronos Salute) – ‘Pillole dell’amore’, sedicenti integratori, antidepressivi acquistati con un click. Sono più di 90.000, tra farmaci (capsule, compresse, fiale) e dispositivi medici, i prodotti sequestrati perché illegali o falsificati, nel corso dei controlli effettuati tra il 12 e il 19 settembre nei principali aeroporti del nostro Paese, su migliaia di spedizioni provenienti dall’estero e dirette in Italia. Lo segnala l’Agenzia italiana del farmaco, ricordando che i medicinali sono stati intercettati nell’operazione internazionale Pangea X, che ha coinvolto 123 Paesi.

“In Italia il quadro è pressoché immutato rispetto all’anno passato, anche se il numero di sostanze sequestrate è in lieve aumento”, spiega all’Adnkronos Salute Domenico Di Giorgio, direttore dell’Ufficio Qualità prodotti e Contrasto al crimine farmaceutico dell’Aifa. Crescono dunque gli italiani ‘sedotti’ dai canali illegali, spesso sul web. I dati del Belpaese, evidenzia infatti Aifa, “mostrano il costante aumento del numero di persone che si rivolgono ai canali non ufficiali, come i siti web non autorizzati, per l’acquisto di diverse tipologie di farmaci”.

Ancora una volta “il quadro in Italia appare polarizzato sui prodotti per la sfera sessuale: si ricorre all’acquisto illegale via web per rivendita, magari attraverso sexy shop e simili, o a scopo personale, per tutelare la privacy e risparmiare. Ancora non ci si è resi conto del pericolo cui si va incontro”, continua Di Giorgio. Alcuni campioni saranno inviati al Laboratorio di controllo ufficiale dell’Istituto superiore di sanità per l’accertamento della reale composizione, ma anche in precedenza si è visto che “questi prodotti contengono principi attivi diversi da quelli dichiarati, vietati o non ne contengono affatto”.

Al primo posto si confermano quelli per il trattamento delle disfunzioni erettili, che rappresentano oltre l’80% dei medicinali sequestrati, seguiti da antidepressivi, ormoni o finti integratori alimentari contenenti sostanze non ammesse nel nostro Paese. Si tratta, dunque, di medicinali che hanno in comune l’elevata pericolosità per la salute, sia a causa delle condizioni non controllate in cui vengono prodotti, sia per la composizione, sia per l’utilizzo senza la supervisione del medico.

“Dobbiamo insistere sulla sensibilizzazione delle persone, spiegare bene i pericoli. Sappiamo che si tratta di una battaglia lunga”, continua Di Giorgio, sottolineando un aspetto positivo. “Quest’anno a livello internazionale ci si era concentrati su un prodotto molto pericoloso, il fentanyl, che ha fatto molti danni nel Nord Europa: per fortuna non è stato rilevato nelle spedizioni bloccate in Italia”.

Per contrastare il commercio illegale dei farmaci è importante non abbassare la guardia. “E’ fondamentale, anche per il futuro, garantire la continuità delle attività di controllo congiunte e, al contempo, delle iniziative di sensibilizzazione – conclude il direttore generale Aifa, Mario Melazzini – affinché ogni cittadino sia più informato e consapevole dei rischi connessi all’assunzione di farmaci provenienti da canali illegali”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA