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Smog: il dermatologo, se è cronico il volto invecchia prima

Roma, 20 ott. (AdnKronos Salute) – Lo smog lascia il segno sulla pelle. “In caso di esposizione acuta, come in questi giorni, le zone esposte si arrossano, la pelle tira, prude e si desquama. Ma se l’esposizione agli inquinanti è cronica, il volto invecchia prima”. A spiegarlo all’AdnKronos Salute è il dermatologo Antonio Cristaudo, presidente […]

Di Redazione |

Roma, 20 ott. (AdnKronos Salute) – Lo smog lascia il segno sulla pelle. “In caso di esposizione acuta, come in questi giorni, le zone esposte si arrossano, la pelle tira, prude e si desquama. Ma se l’esposizione agli inquinanti è cronica, il volto invecchia prima”. A spiegarlo all’AdnKronos Salute è il dermatologo Antonio Cristaudo, presidente Adoi (Associazione dermatologi ospedalieri), a margine del 56esimo Congresso Adoi in corso a Roma. “La pelle infatti è l’organo che viene a contatto con l’ambiente esterno, la prima difesa dell’organismo. Se ci muoviamo nello smog – sottolinea l’esperto – si moltiplicano le dermatiti irritative nelle zone esposte, e la situazione diventa particolarmente difficile per chi ha già una cute fragile o alterata”.

E’ il caso di quanti soffrono di “dermatite atopica o seborroica. Lo smog aggrava queste condizioni cliniche. Dobbiamo pensare – evidenzia il presidente Adoi – che lo strato superficiale della pelle è come un muro, formato da mattocini (le cellule) e cemento (il liquido intercellulare), che protegge fisicamente l’organismo”. Se le difese aggredite dagli attacchi di micro-polveri e gas si indeboliscono, le insidie possono penetrare “alterando la pelle con un processo infiammatorio. Un pericolo che corre la cute normale, ma ancor di più quella già fragile”. Risultato? In molti questi giorni tornando a casa la sera sperimenteranno “secchezza, rossore, prurito e desquamazioni”.

Cosa fare allora? “Esistono terapie specifiche consigliate dallo specialista in base al tipo di pelle e al problema, ma in questi giorni diventa davvero fondamentale ricorrere a creme emollienti o idratanti per proteggersi”, raccomanda lo specialista. Da non dimenticare, al rientro a casa, “il momento della detersione, che deve essere delicata e mai aggressiva, ma in grado di rimuovere i detriti e le tracce lasciate dall’inquinamento senza alterare lo strato cutaneo”.

Non solo. La detersione deve essere “particolarmente delicata – invita Cristaudo – e anche per il corpo è bene scegliere detergenti delicati oppure olii. Infine – conclude – vorrei ricordare che, se l’esposizione cronica all’inquinamento fa invecchiare precocemente la pelle, l’effetto si moltiplica quando allo smog abbiniamo il fumo”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA