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Sanità: stop infezioni ospedaliere, ricercatori ed esperti a confronto a Pisa

Pisa, 17 nov. (AdnKronos Salute) – Si è conclusa a Pisa la campagna ‘3 a 0’, promossa da 3M per combattere le infezioni del sangue catetere-correlate. Presenti all’evento i rappresentanti di 16 ospedali provenienti da tutto il Centro-Nord, che si sono incontrati per firmare la Carta ‘Targeting Zero’: una dichiarazione di intenti in cui si […]

Di Redazione |

Pisa, 17 nov. (AdnKronos Salute) – Si è conclusa a Pisa la campagna ‘3 a 0’, promossa da 3M per combattere le infezioni del sangue catetere-correlate. Presenti all’evento i rappresentanti di 16 ospedali provenienti da tutto il Centro-Nord, che si sono incontrati per firmare la Carta ‘Targeting Zero’: una dichiarazione di intenti in cui si impegnano formalmente ad attuare le buone pratiche per azzerare le infezioni nell’attività quotidiana.

La campagna, che ha visto il coinvolgimento di 60 strutture sul territorio nazionale, è iniziata lo scorso anno con il coinvolgimento di 14 strutture sanitarie che, nel 2016, hanno concretizzato il loro impegno attraverso l’adozione di protocolli, attività di formazione e strumenti di misurazione che hanno consentito di formare un numero sempre maggiore di operatori, aumentando la sensibilizzazione all’argomento.

“In 3M crediamo che un mondo senza infezioni sia possibile e siamo convinti che questo sia anche una nostra responsabilità – afferma Patrizio Galletta, 3M Italia Country Business Leader Health Care – Per questo rinnoviamo il nostro impegno attraverso la firma congiunta della carta ‘Targeting Zero’, per favorire l’attuazione delle buone pratiche per azzerare le infezioni nell’attività quotidiana. In quanto membri della comunità scientifica e rappresentanti dell’industria, crediamo che i pazienti abbiano diritto alla migliore prevenzione possibile delle infezioni catetere-correlate e all’equità di trattamento in qualsiasi struttura sanitaria decidano di recarsi. Con la firma della carta vogliamo contribuire in modo efficace alla sostenibilità del nostro sistema sanitario nazionale che beneficerebbe così di una minore spesa pubblica derivante dalle infezioni”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA