Notizie Locali


SEZIONI
Catania 13°

In Italia 15mila falsi dentisti, una app li scova

Roma, 14 dic. (AdnKronos Salute) – Un esercito di falsi dentisti in Italia, ben 15.000, con un giro d’affari che, in tre anni raggiunge quasi i 90 milioni di euro. Sono alcuni numeri che fotografano il fenomeno dell’abusivismo odontoiatrico contro il quale la Commissione nazionale Albo odontoiatri (Cao) usa l’arma della tecnologia: una app ‘acchiappa […]

Di Redazione |

Roma, 14 dic. (AdnKronos Salute) – Un esercito di falsi dentisti in Italia, ben 15.000, con un giro d’affari che, in tre anni raggiunge quasi i 90 milioni di euro. Sono alcuni numeri che fotografano il fenomeno dell’abusivismo odontoiatrico contro il quale la Commissione nazionale Albo odontoiatri (Cao) usa l’arma della tecnologia: una app ‘acchiappa abusivi’, presentata oggi a Roma dal presidente della Cao nazionale, Giuseppe Renzo. ‘DentistInApp’ permette, in tempo reale, di verificare se un odontoiatra sia o meno iscritto all’Albo. E se non lo è, con un solo click, si può scegliere di segnalarlo alle autorità competenti: tutte le Commissioni Albo odontoiatri (Cao) d’Italia, i Nas, la Guardia di Finanza e le altre autorità amministrative e giudiziarie preposte a limitare l’esercizio abusivo della professione.

I 15.000 dentisti abusivi, indicano i dati presentati oggi, sono distribuiti soprattutto al Nord (51% del totale) e in particolare in Lombardia, Piemonte e Veneto, seguite poi da Campania, Sicilia, Emilia Romagna e Lazio. In termini economici, secondo i dati dei carabinieri del Nas diffusi questa mattina, l’attività operativa contro l’abusivismo odontoiatrico ha portato, da gennaio a novembre del 2017, al sequestro di strutture e materiali per un valore di 19.161.200 euro, che, sommati ai quasi 70 milioni di euro dei sequestri del biennio precedente, 2015-2016, danno una cifra che si appresta a raggiungere e a superare, a fine anno, i 90 milioni di euro.

A fronte di questi numeri, sottolineano gli odontoiatri, appaiono ancor più sproporzionate le sanzioni: 154.900 euro nei primi 11 mesi del 2017, poco più di 455 mila nel biennio precedente, circa lo 0,7%.

“La pena per l’esercizio abusivo della professione è ancora oggi irrisoria – sottolinea Renzo – si tratta di una multa di 514 euro, 10 volte meno della sanzione per chi vende senza licenza palloncini alla fiera del paese. È previsto, è vero, anche l’arresto, ma si tratta di una previsione del tutto teorica: non ricordo un solo caso”.

“Analizzando i dati dei Nas, se quello dei sequestri è il valore degli investimenti che gli abusivi fanno – prosegue – possiamo immaginare i guadagni, ovviamente illeciti e quindi ‘in nero’. Per questo, la nostra app DentistInApp metterà le persone in collegamento, oltre che con i Nas, anche con la Guardia di Finanza”.

Per contrastare il fenomeno dell’abusivismo, oltre alla app, la Cao mette in campo anche il nuovo portale ‘Cao c’è’ (www.caoce.it), che si propone di raggiungere, a fine anno, 20 mila odontoiatri e 500 mila cittadini; il forum Dentistiinrete, aperto ai presidenti e componenti delle Cao e a tutti gli odontoiatri; il II corso di formazione per giornalisti Cao-Eaci (European Association on Consumer Information, Gruppo di specializzazione della Federazione Nazionale Stampa Italiana); il premio Good Writing per la buona informazione in odontoiatria

Apprezzamento per il lavoro della Cao nazionale e delle Commissioni territoriali da parte della presidente della Federazione degli Ordini dei medici e degli odontoiatri, Roberta Chersevani, che ha sottolineato – nel corso dell’incontro di presentazione della app a Roma – come la battaglia contro l’abusivismo sanitario sia “una lotta per la salute dei pazienti. Questo Paese – secondo Chersevani – ha bisogno di rinsaldare l’economia ma anche rifondare l’etica anche attraverso una maggiore attenzione e impegno per favorire la corretta comunicazione”.

In tema di lotta all’abusivismo il presidente della Fondazione Enpam, Alberto Oliveti, ha annunciato la prima iniziativa pubblica dell’Osservatorio sulla salute e la previdenza in relazione alla legalità: la presentazione del primo Rapporto sul sistema sanitario italiano inteso sia com Ssn sia come sanità integrativa. “L’osservatorio, presieduto da giudice Vincenzo Macrì – spiega Oliveti – è stato realizzato dall’Enpam e dall’Eurispes con l’obiettivo di avere un approccio multidisciplinare al problema della legalità e della diffusione di una cultura nel settore”. La presentazione del Rapporto è in programma lunedì all’auditorium del ministero della Salute.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA