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Medicina: 3 mln italiani con diabete, in 10 anni ‘boom’ nuove tecnologie

Roma, 18 gen. (AdnKronos Salute) – Insuline con un profilo sempre più simile a quello fisiologico, dispositivi per la somministrazione automatica di insulina senza più la necessita di iniezioni quotidiane, sistemi di monitoraggio in continuo della glicemia in grado di tenerla sotto controllo costantemente e di predirne l’andamento, l’uso sempre più efficace della telemedicina e […]

Di Redazione |

Roma, 18 gen. (AdnKronos Salute) – Insuline con un profilo sempre più simile a quello fisiologico, dispositivi per la somministrazione automatica di insulina senza più la necessita di iniezioni quotidiane, sistemi di monitoraggio in continuo della glicemia in grado di tenerla sotto controllo costantemente e di predirne l’andamento, l’uso sempre più efficace della telemedicina e delle app sono solo alcune delle risposte che negli ultimi 10 anni, grazie alla ricerca di nuove soluzioni per la gestione del diabete, sono state date alle crescenti domande dei medici, dei pazienti e dei loro familiari. E il futuro dell’approccio alla malattia è al centro del convegno ‘Microinfusori e dintorni’, da oggi al 20 gennaio a Vietri sul Mare, Napoli. Solo in Campania sono circa 400.000 le persone con diabete, 3 milioni in Italia.

Il monitoraggio della glicemia è fondamentale per gestire al meglio la patologia e ridurre il più possibile il rischio di complicanze. Mantenerla costantemente all’interno dei valori normali evitando picchi, non solo è l’obiettivo principale della terapia, ma permette di avere una migliore qualità di vita e di gestire più tranquillamente la propria condizione.

“I sistemi per il monitoraggio in continua della glicemia”, ma anche “la ‘nuova digitalizzazione’ che attraverso lo sviluppo di App e di Big Data permetterà di creare una connessione sempre più forte e duratura tra medico-paziente; il continuo sviluppo di software per la gestione ancora più efficiente dei microinfusori, sono solo alcuni degli ambiti di sviluppo di cui oggi i pazienti e i medici possono già vederne qualche traccia”, dice Massimo Balestri, Ad Roche Diabetes Care Italy.

“I progressi tecnologici hanno aperto la possibilità al paziente di avere grandi margini di libertà e autonomia di vivere la propria vita – spiega Luigi Laviola, professore associato di Endocrinologia all’Università degli Studi di Bari Aldo Moro – In particolare i dispositivi come i microinfusori e i sensori della glicemia, hanno contribuito a un miglioramento della qualità di vita delle persone. I primi, grazie all’erogazione continua di insulina controllata da un programma computerizzato, evitano anche 4 o più iniezioni al giorno e i secondi, misurando la glicemia con altissima frequenza durante la giornata, forniscono un’informazione puntuale dell’andamento glicemico riducendo la necessità di pungersi più volte nell’arco della giornata”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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