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Animali: Fnovi, abusi ‘spia’ di quelli domestici

Roma, 19 gen. (AdnKronos Salute) – Potrebbe esistere una relazione tra la violenza sugli animali e abusi in ambito domestico. A sostenerlo è la veterinaria scozzese Freda Scott Park, ospite del Consiglio nazionale della Federazione nazionale degli ordini veterinari italiani (Fnovi) che si è tenuto a Roma. “Può certamente accadere, infatti, che a violenze sugli […]

Di Redazione |

Roma, 19 gen. (AdnKronos Salute) – Potrebbe esistere una relazione tra la violenza sugli animali e abusi in ambito domestico. A sostenerlo è la veterinaria scozzese Freda Scott Park, ospite del Consiglio nazionale della Federazione nazionale degli ordini veterinari italiani (Fnovi) che si è tenuto a Roma. “Può certamente accadere, infatti, che a violenze sugli animali corrispondano problemi di maltrattamenti anche sulle persone e viceversa”, ha osservato l’esperta, confermando le connessioni tra le violenze sugli animali e su altri soggetti fragili, note e riconosciute dalla stessa comunità scientifica internazionale.

Gli abusi sugli animali da affezione sono ritenuti importanti sentinelle dei maltrattamenti su altri soggetti fragili, e in occasione del Consiglio nazionale Fnovi sono stati presentati dati particolarmente significativi: nel Regno Unito più dell’80% degli abusi viene perpetuato su donne, più del 16% sugli uomini e una donna viene uccisa ogni 2 giorni. Il 20% dei bambini è sottoposto ad abuso domestico. “Questa tematica – sottolinea Fnovi – deve diventare oggetto di formazione specifica e continua, in coerenza con il ruolo del medico veterinario. Richiede non solo un approccio multidisciplinare e coordinato che coinvolga tutte le professioni sanitarie e non, ma anche una valida rete di sostegno per tutti i soggetti più deboli”.

“Il medico veterinario deve essere formato e sostenuto in tutti gli aspetti del suo lavoro quotidiano, deve essere consapevole e attivo ma anche tutelato – dichiara il presidente Fnovi, Gaetano Penocchio – Un equilibrio delicato che Fnovi vuole far raggiungere e mantenere, sempre in scienza, coscienza e professionalità. In Italia nell’ultimo anno sono state uccise 150 donne, quasi una ogni due giorni. Animali, donne e bambini hanno un fattore in comune: è più facile fare loro del male”, conclude Penocchio.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA