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Vaccini: Lorenzin, da Lega posizioni pericolose, successe anche con Stamina

Milano, 19 feb. (AdnKronos Salute) – “Nei programmi elettorali dei vari candidati non si parla di sanità, di salute, di anziani e welfare, se non con generiche proposte totalmente incompatibili con le altre proposte che fanno sull’economia. Siamo oggi in una Regione”, la Lombardia, “capitanata dalla Lega Nord di Matteo Salvini che è totalmente incompatibile […]

Di Redazione |

Milano, 19 feb. (AdnKronos Salute) – “Nei programmi elettorali dei vari candidati non si parla di sanità, di salute, di anziani e welfare, se non con generiche proposte totalmente incompatibili con le altre proposte che fanno sull’economia. Siamo oggi in una Regione”, la Lombardia, “capitanata dalla Lega Nord di Matteo Salvini che è totalmente incompatibile con qualsiasi possibilità di gestione del Ssn. E’ una forza politica che per esempio sostenne Stamina che, ricordo, è arrivata a Brescia. E non è casuale questo, per come” i promotori del metodo “sono stati difesi dalla Lega anche quando Andolina e Vannoni erano già tacciati di essere dei truffatori. Il tutto si è poi brillantemente concluso con una posizione no vax incomprensibile”. A sottolinearlo è il ministro della Salute e leader di Civica popolare, Beatrice Lorenzin, oggi a Milano per un incontro politico pre-elettorale.

“Se si pensa di prendere voti sull’irrazionalità questa è la strada – incalza – Ma il giorno dopo, quando saranno al Governo, che faranno? Aboliranno la legge Lorenzin” sull’obbligo vaccinale “o se la terranno?”, si chiede il ministro. “O sono in malafede e quindi stanno cavalcando posizioni anti-vax per prendersi i voti della paura delle persone, e quando saranno al Governo faranno quello che deve fare qualsiasi Paese civile, cioè non mettere in dubbio l’obbligatorietà; oppure, se rispettano il loro mandato elettorale, sono completamente pericolosi per sé e per gli altri”.

Quanto ai vaccini e all’assolvimento dell’obbligo, è “responsabilità della Regione” garantire l’organizzazione per far sì che tutto proceda per i cittadini, prosegue Lorenzin. “Al nostro numero 1500, che ha accompagnato la riforma del decreto vaccini, abbiamo ogni giorno telefonate sostanzialmente da due regioni: dalla Lombardia dove ci segnalano in particolare le Ats di Milano e qualche altra, e dal Lazio sulle Asl di Roma. Questo è un problema prettamente organizzativo di Regioni che non sono state in grado di sopperire alle richieste”.

Sul tema dell’obbligo e dei vaccini, ricorda il ministro, “abbiamo avuto dalla Lombardia segnali inizialmente negativi. Il Veneto ci ha fatto il ricorso, la Lombardia ha nicchiato e poi è tornata indietro. Abbiamo tra l’altro offerto da un punto di vista normativo la possibilità alle singole Regioni di avvalersi anche dei pediatri e dei medici per sopperire dove vi fossero carenze organizzative. Qualcuno lo ha fatto e qualcuno no. Si chiama autonomia regionale, tema di cui la Lombardia va peraltro fiera. Essendo ricca, avendo più di altri dal punto di vista sanitario e non mancandole risorse anche per l’alta mobilità attiva, è solo questione di volontà e capacità di organizzazione. Anche il fatto che si permetta a scuole di cercare di aggirare il decreto vaccini”.

Lorenzin chiarisce infine la linea che viene proposta da Cp in vista delle elezioni: “Noi siamo per il metodo scientifico, in sanità come in economia. La Lombardia è ripartita, ma anche in una regione come questa sono rimaste in campo disuguaglianze e lacerazioni che vengono da anni di crisi profonde, non solo nel mondo del lavoro, ma anche rispetto alla tenuta sociale e alle regole di convivenza”.

“Penso anche – continua il ministro – a temi come il cyberbullismo o la droga di cui nessuno parla, sebbene stiamo tornando a vedere ragazzi anche di 14 anni in comunità di recupero per eroina. Ragazzi che prima di arrivarci sono passati dalle smart drug, da un uso di marijuana e hashish che comincia già a 11 anni, dall’abuso di alcol. Noi siamo contro politiche di liberalizzazione che fanno dell’uso delle sostanze un fatto normale. E ci stiamo invece occupando di politiche per la famiglia e di sostegno alla natalità per un Paese che non fa figli. Abbiamo un progetto che non vale più di 4,5 miliardi, cioè totalmente sostenibile, e guardiamo anche agli anziani, all’esercito della terza età”.

Tornando ai vaccini e alle polemiche sull’obbligo e sulla necessità di maggiore informazione, Lorenzin replica: “Se ci sono medici che dicono che 10 vaccinazioni sono troppe voglio sapere chi sono, perché il numero è stato deciso dai maggiori scienziati italiani su basi internazionali, sull’andamento epidemiologico e sugli input dell’Oms. Il problema è che abbiamo in Italia un gruppo di sedicenti medici, scevri di richiami da parte degli Ordini, che hanno cavalcato scientificamente il tema no vax perché fanno i soldi proponendo medicine e vaccinazioni alternative. E’ molto grave e lesivo del codice deontologico e mette a rischio e in pericolo la salute dell’intera comunità. Nessuno vuole ricordarsi che abbiamo avuto 4 morti” per morbillo.

“E allora, quale informazione si doveva fare? I buoi ormai erano usciti dal recinto dopo 20 anni in cui non si è più fatta campagna sui vaccini e sul metodo scientifico – fa notare il ministro – Quando si pensa che ci si può curare da soli su Internet, e che le parole di un blogger valgono quando quelle di un Nobel per la Medicina, è finita. Io ho portato il tema dei vaccini al Semestre europeo, ho cominciato una campagna nelle regioni, abbiamo fatto i Lea con il nuovo Piano vaccini. Ma non c’è stato nulla da fare, il trend continuava a calare. E neanche un’epidemia come quella che abbiamo avuto con 5 mila casi tappa la bocca ai no vax”.

“Quindi non me ne importa niente delle polemiche: l’informazione c’è anche oggi, ma se hai due partiti che superano il 40% e fanno dei temi no vax posizioni elettorali cosa serve: informazione o un po’ di cervello? lo ho scelto di prendere un provvedimento nell’interesse di tutti, e per ogni bimbo che non si ammala e che riusciamo a salvare ne vale la pena. Qualcuno ci dirà grazie domani – è convinta Lorenzin – Anche i figli di chi non vaccina, di chi non dà medicine, possono stare sicuri”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA