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Ambiente: scienziati, partiti sottoscrivano accordo trasversale

Roma, 20 feb. (AdnKronos Salute) – Sottoscrivere un accordo trasversale a tutti i partiti su salvaguardia del territorio, attività produttive, salute e sicurezza dei cittadini dai pericoli dei cambiamenti climatici. E’ la proposta avanzata da ‘La scienza al voto’, comitato costituito da 19 scienziati italiani che si occupano di cambiamenti climatici e ambiente, in occasione […]

Di Redazione |

Roma, 20 feb. (AdnKronos Salute) – Sottoscrivere un accordo trasversale a tutti i partiti su salvaguardia del territorio, attività produttive, salute e sicurezza dei cittadini dai pericoli dei cambiamenti climatici. E’ la proposta avanzata da ‘La scienza al voto’, comitato costituito da 19 scienziati italiani che si occupano di cambiamenti climatici e ambiente, in occasione dell’incontro con le forze politiche, a Roma, per parlare di lavoro e di immigrazione. Il comitato ha proposto che tutti i partiti si impegnino, fin da prima delle elezioni, a lavorare insieme nella nuova legislatura per realizzare 3-4 punti, condivisi da tutti gli schieramenti, sui temi dei cambiamenti climatici e dello sviluppo sostenibile, offrendosi di ricoprire un ruolo di consulenza.

I punti potrebbero essere: il rispetto degli Accordi internazionali di Parigi; accelerazione della transizione verso un’economia decarbonizzata e circolare, a basso consumo di risorse, con misure di premialità fiscale; potenziamento della cooperazione allo sviluppo, con attività di recupero delle terre desertificate e degradate; piano di formazione e informazione della popolazione sui rischi e le opportunità del cambiamento climatico.

“Immaginiamo 10 giorni di trattative con le segreterie dei partiti e la firma dell’accordo il 1 marzo – spiega Leonardo Becchetti, economista del comitato e professore a Tor Vergata – Dopo le elezioni, il nostro comitato si impegnerà ad aiutare le forze politiche a definire i provvedimenti di legge necessari alla realizzazione dell’accordo, e al tempo stesso vigilerà sui tempi di approvazione, tenendo informata l’opinione pubblica, come già facciamo con il nostro sito www.lascienzaalvoto.it”.

All’incontro hanno preso parte esponenti di diverse forze politiche. “Per la Lega gli obiettivi dell’Accordo di Parigi sui cambiamenti climatici sono da perseguire attraverso il sostegno alle rinnovabili e un processo governato di decarbonizzazione – dice Paolo Arrigoni (Lega) – Sostenere investimenti per riqualificare edifici privati e pubblici, per rinnovare il parco circolante, per bonificare siti inquinati e per realizzare opere di difesa del suolo per una vera prevenzione dei fenomeni di dissesto idrogeologico. Urge anche far fronte all’inquinamento dell’aria che, soprattutto nella Valle Padana, è responsabile di molte morti premature. La Lega è aperta alla possibilità di un accordo”.

Per Guglielmo Calcerano (Verdi), le questioni ambientale e climatica costituiscono “l’elemento centrale su cui partiti e movimenti politici dovranno confrontarsi nei prossimi anni. Promuovere una economia sostenibile non è solo giusto, è assolutamente necessario. Come Verdi accettiamo con entusiasmo la sfida lanciata da La scienza al voto, e daremo senz’altro il nostro contributo fattivo di idee e proposte”. Per Gianni Girotto (M5S) “i punti espressi, unitamente a una politica che metta l’ambiente al primo posto, sono la politica che il Movimento 5 Stelle ha perseguito sin dalle sue origini, e che in questa legislatura ha dimostrato con i fatti di perseguire coerentemente. Siamo quindi certamente disponibili a impegnarci con tutte le iniziative in tal senso rivolte”. Per Michele Governatori (+Europa), “un patto pre-elezioni di tutti i leader su alcuni impegni di politica ambientale è una buona idea, purché uno di questi sia una revisione del sistema fiscale in chiave ecologica senza nuova spesa”.

Cristina Maltese (Pd) si è impegnata a “portare le questioni sollevate all’attenzione del responsabile ambiente del Partito democratico. Il nostro partito ha dimostrato, in questi anni di governo prima con Renzi e poi con Gentiloni, di considerare centrale il tema dell’ambiente, e alcuni provvedimenti come la legge sugli ecoreati o il Collegato ambientale ne sono la dimostrazione. La sfida che abbiamo di fronte per i prossimi anni, invece, è quella dell’economia circolare, un modello basato sulla sostenibilità per superare il tradizionale modello di economia in cui non ci sono prodotti di scarto e le materie vengono costantemente riutilizzate”. Infine Paola Natalicchio e Gianni Mattioli (Leu): “Accogliamo con favore un accordo che favorisca le energie rinnovabili e l’economia circolare, e vogliamo sottolineare con forza come le politiche contro il cambiamento climatico siano complete solo con un intervento su quella che è una vera emergenza nazionale, il consumo di suolo, agricolo e urbano, che vede l’Italia a livelli record in Europa” .COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA