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Sanità: depressione post-parto, progetti Regioni entro 3 aprile per Fondo 3 mln

Roma, 15 mar (AdnKronos Salute) – Le Regioni dovranno presentare entro il 3 aprile al ministero della Salute i progetti per il contrasto alla depressione post-parto per i quali sono stati accantonati 3 milioni di euro. Lo ha ricordato Serena Battilomo della Direzione prevenzione del dicastero, Ufficio tutela salute della donna, intervenendo oggi a Roma […]

Di Redazione |

Roma, 15 mar (AdnKronos Salute) – Le Regioni dovranno presentare entro il 3 aprile al ministero della Salute i progetti per il contrasto alla depressione post-parto per i quali sono stati accantonati 3 milioni di euro. Lo ha ricordato Serena Battilomo della Direzione prevenzione del dicastero, Ufficio tutela salute della donna, intervenendo oggi a Roma alla presentazione del primo ‘Festival della maternità’, organizzato a Padova dall’associazione Kairos Donna dal 13 al 15 aprile.

“Il fondo di 3 milioni di euro – ha sottolineato – è uno stanziamento speciale che è stato assegnato a fine 2016 proprio per sostenere il contrasto al disagio psichico perinatale. E’ stata poi sottoscritta un’intesa tra Stato e Regioni per distribuire la cifra, come primo criterio, secondo il numero dei nati nell’ultimo quinquennio. Questo vuol dire che il denaro viene distribuito in base alla potenziale utenza, non procapite. E questo è un elemento determinate, perché le Regioni che hanno più donne che partoriscono hanno più bisogno di avere risorse per questo disagio”.

Come successivi criteri, ha proseguito Battilomo, i fondi “verranno attribuiti a progetti che le Regioni presenteranno entro il 3 aprile. Progetti valutati dal ministero della Salute, dalla Direzione della prevenzione, e che dovranno prevedere sia azioni di screening per l’individuazione delle donne con disagio, sia interventi concreti di presa in carico dei casi positivi allo screening, oltre che una valutazione finale sugli esiti dello screening stesso. Si tratta quindi di fondi per interventi concreti nei casi di bisogno”.

Infine, conclude l’esperta, “nessuna risorsa si perderà perché abbiamo creato un meccanismo virtuoso: i soldi non attribuiti alle Regioni, perché i progetti non sono stati ‘promossi’ o non sono stati presentati, verranno riattribuiti proporzionalmente alle Regioni che hanno presentato progetti validi”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA