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Eutanasia: Alfie ancora vivo, concessi acqua e ossigeno

Roma, 24 apr. (AdnKronos Salute) – Respira da solo da 10 ore, quando per ordine del giudice gli è stato staccato il respiratore artificiale, Alfie, a cui questa mattina presto sono stati concessi acqua e ossigeno. A riferirlo è l’associazione umanitaria Steadfast onlus, che sta seguendo la vicenda del piccolo ricoverato all’Alder Hey Children’s Hospital […]

Di Redazione |

Roma, 24 apr. (AdnKronos Salute) – Respira da solo da 10 ore, quando per ordine del giudice gli è stato staccato il respiratore artificiale, Alfie, a cui questa mattina presto sono stati concessi acqua e ossigeno. A riferirlo è l’associazione umanitaria Steadfast onlus, che sta seguendo la vicenda del piccolo ricoverato all’Alder Hey Children’s Hospital di Liverpool, per una grave malattia neurodegenerativa.

La spina, dunque, è stata staccata ieri sera. Ma non si fermano i tentativi messi in campo, da più parti, per salvare Alfie e cercare di trasferirlo in un ospedale italiano, dopo che gli è stata concessa la cittadinanza nel nostro Paese. L’associazione dice di essere “in contatto con la Farnesina e tutta la diplomazia italiana si sta muovendo. Gli avvocati sono tutti al lavoro”. Al bimbo, al momento, non è stato permesso di “venire in Italia perché poteva morire nel viaggio”.

Durante la notte, i genitori lo hanno “aiutato con la respirazione bocca a bocca”. Dopo che gli era stato staccato il respiratore da qualche ora, il bimbo ha avuto una crisi, ma – riferisce l’associazione – i medici dell’ospedale si sono rifiutati di dargli l’ossigeno, come prevede il protocollo in corso. Ma il piccolo è un guerriero. E alla fine, da Liverpool arriva una buona notizia: “Alfie è stabile, ha un buon colorito e sta vicino alla sua mamma”. Al momento del distacco del respiratore, ieri sera, ci sarebbero stati 30 poliziotti nella stanza del bimbo in ospedale.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA