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Anziani: Iss, per 1 over 65 su 3 difficile andare da medico di famiglia o Asl

Roma, 27 giu. (AdnKronos Salute) – Una persona su tre, fra gli ‘over 65’, riferisce di avere difficoltà a recarsi dal proprio medico di famiglia o a raggiungere gli ambulatori della sua Asl. “Difficoltà che aumenta con l’età, e riguarda almeno due persone su tre dopo gli 85 anni, con un chiaro gradiente sociale e […]

Di Redazione |

Roma, 27 giu. (AdnKronos Salute) – Una persona su tre, fra gli ‘over 65’, riferisce di avere difficoltà a recarsi dal proprio medico di famiglia o a raggiungere gli ambulatori della sua Asl. “Difficoltà che aumenta con l’età, e riguarda almeno due persone su tre dopo gli 85 anni, con un chiaro gradiente sociale e geografico che vede penalizzate le persone con bassa istruzione, maggiori difficoltà economiche e residenti nelle regioni meridionali”. Questo è solo uno degli aspetti che emergono dai nuovi dati (aggiornati al 2018) del sistema di sorveglianza Passi d’argento (Pda) sulla popolazione con 65 anni e più del nostro Paese.

Questo Sistema di sorveglianza, condotto da Asl e Regioni, e coordinato dall’Istituto superiore di sanità, raccoglie continuamente informazioni su salute percepita, fattori di rischio comportamentali e alcune condizioni peculiari degli anziani, volte a descriverne lo stato di salute, la qualità di vita e i bisogni di cura e assistenza. “La tutela dell’accesso alle cure – afferma Maria Masocco, responsabile di PdA – e ai servizi socio-sanitari e la possibilità di vivere in un ambiente salubre costituiscono, a tutte le età, condizioni necessarie per garantire il diritto alla salute e rappresentano importanti strumenti per la lotta alle disuguaglianze. Fra le persone anziane, infatti, la difficoltà di acceso ai servizi sanitari, come lo studio del medico di famiglia o i servizi della Asl, può avere un impatto sulla salute maggiore dei determinanti socioeconomici noti, istruzione o disponibilità economiche, e persino dei determinanti legati agli stili di vita (come fumo, alcol, sedentarietà, obesità, diabete ipertensione)”.

“È di estrema importanza – rimarca Masocco – che le persone anziane non abbiano difficoltà a raggiungere lo studio del medico di famiglia, o i servizi della Asl e che l’accesso a questi servizi non sia solo garantito ma anche facilitato e indipendente dalla capacità/autonomia economica delle persone anziane”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA