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Sedute si invecchia più in fretta, fin nelle cellule

Milano, 19 gen. (AdnKronos Salute) – Sedute si invecchia più in fretta, fin nelle cellule. E’ questo in sintesi il messaggio di uno studio condotto da ricercatori degli States, analizzando i dati di 1.500 anziane, fra i 64 e i 95 anni. Gli esperti dell’University of California San Diego School of Medicine hanno dimostrato che […]

Di Redazione |

Milano, 19 gen. (AdnKronos Salute) – Sedute si invecchia più in fretta, fin nelle cellule. E’ questo in sintesi il messaggio di uno studio condotto da ricercatori degli States, analizzando i dati di 1.500 anziane, fra i 64 e i 95 anni. Gli esperti dell’University of California San Diego School of Medicine hanno dimostrato che le donne più sedentarie e dalla scarsa attività fisica hanno cellule biologicamente più vecchie della loro età anagrafica, con un ‘gap’ di 8 anni rispetto alle coetanee più attive.

Nel dettaglio, dallo studio pubblicato online sull”American Journal of Epidemiology’ è emerso che le anziane con meno di 40 minuti giornalieri di attività fisica da moderata a intensa, abituate a restare sedute per più di 10 ore al giorno, avevano telomeri più corti. Questi piccoli cappucci che si trovano alle estremità dei cromosomi li proteggono dal degrado e progressivamente si accorciano con l’età. L’accorciamento avviene naturalmente mentre le cellule invecchiano, ma fattori legati alla salute e agli stili di vita, come obesità e fumo, possono accelerare il processo. E i telomeri accorciati sono associati a malattie cardiovascolari, diabete e tumori importanti.

“Con la nostra ricerca abbiamo scoperto che le cellule invecchiano più velocemente con uno stile di vita sedentario. L’età anagrafica non sempre corrisponde a quella biologica”, spiega Aladdin Shadyab, autore principale dello studio. Lo scienziato e il suo gruppo di ricerca sostengono di essere i primi ad aver misurato oggettivamente quanto il mix di sedentarietà e scarso esercizio fisico possano influenzare il biomarker dell’invecchiamento. Le donne protagoniste dello studio fanno parte di un più ampio progetto che si chiama ‘Women’s Health Initiative’, uno studio nazionale che indaga sui fattori determinanti per le malattie croniche nelle donne in post-menopausa. Le partecipanti hanno compilato questionari e sono state monitorate nei loro movimenti con un accelerometro per 7 giorni consecutivi durante la veglia e le ore di sonno.

“Abbiamo anche scoperto che le donne più sedentarie non hanno telomeri più corti se fanno attività fisica per almeno 30 minuti al giorno, come consigliato dalle linee guida nazionali”, sottolinea Shadyab. “L’attività fisica dovrebbe dunque continuare a far parte della nostra vita quotidiana, anche quando diventiamo più anziani. Anche a 80 anni”. Studi futuri, conclude lo scienziato, dovranno esaminare più a fondo il modo in cui l’esercizio si correla alla lunghezza dei telomeri nella popolazione più giovane e nell’uomo.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA