Notizie Locali


SEZIONI
Catania 13°

Ora legale: il pediatra, per bimbi sport e aria aperta per adattarsi prima

Roma, 24 mar. (AdnKronos Salute) – Sport e ore passate a giocare all’ara aperta sono l’antidoto ai problemi di sonno che minacciano i piccoli italiani. Con l’arrivo dell’ora legale, infatti, molti genitori italiani dovranno fare i conti non solo con un’ora di sonno in meno, ma anche con malumore e irritabilità di circa 230 mila […]

Di Redazione |

Roma, 24 mar. (AdnKronos Salute) – Sport e ore passate a giocare all’ara aperta sono l’antidoto ai problemi di sonno che minacciano i piccoli italiani. Con l’arrivo dell’ora legale, infatti, molti genitori italiani dovranno fare i conti non solo con un’ora di sonno in meno, ma anche con malumore e irritabilità di circa 230 mila bambini italiani sotto i 10 anni.

“Colpa delle lancette dell’orologio, che nella notte tra sabato e domenica andranno spostate in avanti: il 25 marzo scatta infatti l’ora legale, che resterà in vigore per 7 mesi. Un cambiamento che, come ogni anno, rischia di turbare il riposo soprattutto dei più piccini. E che potrebbe essere contrastato sfruttando il potere del sole e dell’attività fisica”, spiega all’AdnKronos Salute il pediatra Italo Farnetani, ordinario alla Libera Università Ludes di Malta.

Infatti per i bimbi, “abitudinari come nessuno”, il nuovo orario “avrà l’effetto di un viaggio da Milano a Londra, con i disturbi legati al jet lag. L’orologio biologico dei più piccoli è quello che compensa peggio. Un inutile stress che però – garantisce l’esperto – si assorbirà in circa una settimana. Ma in realtà tutto questo si potrebbe facilmente evitare adottando finalmente l’ora legale per tutto l’anno. In questo modo – ribadisce il pediatra, da anni sostenitore dell’ora legale ‘fissa’ – avremmo un’ora di luce in più nelle giornate invernali, preziosa in particolare per i bambini che potrebbero trascorrere un po’ più di tempo all’aperto”.

Il problema vero arriverà domenica sera, al momento della nanna. Meglio “sfruttare il bel tempo per portare i piccoli all’aria aperta – consiglia Farnetani – Fuori, infatti, fanno esercizio fisico, si distraggono, si stancano. Il sole è un elisir per l’umore e la sintesi della vitamina D. E dopo tante corse e movimento il sonno arriva più facilmente”. In caso di brutto tempo si può programmare un pomeriggio in casa con gli amici: il gioco in gruppo avrà lo stesso effetto.

“I nuovi orari – prosegue il medico – espongono i piccoli, ma anche un 3% di adulti, al rischio di insonnia notturna e sonnolenza di giorno”. Contro l’effetto ora legale l’errore più diffuso fra le mamme e i papà è “ancora quello di far finta di niente, mandando i bimbi a letto come al solito”. Secondo l’esperto, invece, il segreto per fronteggiare al meglio insonnia e disturbi da jet lag è quello di preparare il piccolo per gradi, armati di una sorta di tabella di recupero. “Il bimbo deve riadattare il suo ritmo circadiano al nuovo orario – avverte l’esperto – altrimenti faticherà ad addormentarsi e si sveglierà sempre un’ora prima rispetto al resto della famiglia”. Cosi’, se un bambino è abituato ad andare a letto alle 21, “è sbagliatissimo metterlo a dormire all’improvviso alle 20 per via dell’ora legale “, assicura Farnetani.

“L’orologio biologico – precisa – finirà per essere ulteriormente sfasato, perché ci sarà troppa luce e mancheranno le condizioni che il bambino solitamente associa all’ora di andare a nanna”. Il trucco, invece, consiste nel mandare il piccolo a letto un’ora dopo rispetto alla cifra segnata dall’orologio. “Domenica – puntualizza Farnetani, tracciando la tabella di marcia per recuperare il sonno perduto – lo manderemo a dormire alle 22. Ma a partire dal giorno dopo e per 3 sere successive, scaleremo di volta in volta 20 minuti dall’orario in cui il piccolo va a letto”. Così mercoledì tornerà a riaddormentarsi alle 21 “come se nulla fosse accaduto”, conclude il pediatra.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA