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Fecondazione: Gallo, valutiamo di impugnare Lea su ‘buchi’

Roma, 30 mar. (AdnKronos Salute) – “I nuovi Lea, recentemente pubblicati in Gazzetta Ufficiale, che includono le tecniche di procreazione medicalmente assistita tra le prestazioni garantite dal Servizio sanitario nazionali, lasciano fuori diagnosi preimpianto e test genetici, creando così una condizione di evidente discriminazione. Chi vuole accedervi dovrà pagare. Per questo stiamo valutando di impugnare […]

Di Redazione |

Roma, 30 mar. (AdnKronos Salute) – “I nuovi Lea, recentemente pubblicati in Gazzetta Ufficiale, che includono le tecniche di procreazione medicalmente assistita tra le prestazioni garantite dal Servizio sanitario nazionali, lasciano fuori diagnosi preimpianto e test genetici, creando così una condizione di evidente discriminazione. Chi vuole accedervi dovrà pagare. Per questo stiamo valutando di impugnare i nuovi Lea per la parte che riguarda la procreazione assistita”. Lo ha anticipato Filomena Gallo, segretario della Associazione Luca Coscioni, oggi in una ‘festa-conferenza stampa’ per celebrare la nascita di tre bambini di coppie seguite dall’associazione, che non sarebbero nati senza le sentenze che hanno modificato la legge 40 in tema di diagnosi preimpianto.

I ‘buchi’ lasciati nei Lea sui servizi garantiti per la fecondazione assistita “vanno colmati – ha aggiunto Gallo – Al ministro magari è semplicemente sfuggito questo aspetto. Noi chiediamo di intervenire per evitare che venga negato di fatto, su base economica, un diritto ottenuto con anni di battaglie per superare assurdi e obsoleti divieti, attraverso sentenze”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA