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Fumo: arriva orsetto che protegge bimbi, colpi di tosse contro quello passivo

Roma, 25 mag. (AdnKronos Salute) – In Italia il 52% dei bambini nel secondo anno di vita è esposto abitualmente al fumo passivo. Il 49% dei neonati e dei bambini fino a 5 anni è figlio di almeno un genitore fumatore e il 12% ha sia mamma che papà consumatori di sigarette. E’ invece 1 […]

Di Redazione |

Roma, 25 mag. (AdnKronos Salute) – In Italia il 52% dei bambini nel secondo anno di vita è esposto abitualmente al fumo passivo. Il 49% dei neonati e dei bambini fino a 5 anni è figlio di almeno un genitore fumatore e il 12% ha sia mamma che papà consumatori di sigarette. E’ invece 1 neonato su 5 ad avere una madre fumatrice. Una situazione “allarmante” commenta Roche, che per sensibilizzare gli adulti sul tema e favorire la protezione dei piccoli lancia ‘Ector The Protector Bear’, il progetto promosso con il patrocinio di Women Against Lung Cancer in Europe (Walce) e la collaborazione di Trudi.

Ector avrà il compito di proteggere i bambini educando i grandi sui rischi legati al fumo passivo. L’orsacchiotto peluche infatti, grazie a un sensore interno sviluppato da The FabLab, tossisce ogni volta che qualcuno fuma vicino a lui. Così facendo scoraggia i fumatori, avverte i genitori e insegna ai bambini a tenersi lontani dalle minacce del fumo. “Abbiamo ‘adottato’ Ector con grande entusiasmo – commenta Maurizio de Cicco, presidente e amministratore delegato di Roche – Da subito, ci siamo convinti che era il sistema più efficace e innovativo per sensibilizzare le famiglie, attraverso i bambini, che troppo spesso si ritrovano indifesi rispetto al fumo passivo”.

“E’ molto importante che un’azienda come Roche non si limiti solo a mettere a disposizione dei farmaci – osserva ancora De Cicco – ritengo che il ruolo dell’industria farmaceutica sia anche quello di contribuire, sensibilizzare e sostenere la prevenzione con trasparenza, oltre a fare ricerca. Siamo convinti che l’informazione resti uno strumento essenziale per contrastare le gravi patologie legate al fumo e al fumo passivo come nel caso del tumore al polmone. Bisogna attivarsi per colmare i gap di conoscenza soprattutto nei confronti dei genitori e dei familiari”.

“Il fumo indiretto è nocivo: è strettamente correlato allo sviluppo di tumori, malattie del sistema cardiocircolatorio e respiratorio. Negli adulti e tanto più nei bambini – spiega Giulia Pasello, dirigente medico, Uoc di Oncologia 2, Istituto oncologico veneto di Padova – Ogni anno in Italia ci sono circa 150-300 mila bronchiti e polmoniti sotto i 18 mesi, patologie che si possono ricondurre anche all’esposizione cronica al fumo e causano circa 15 mila ospedalizzazioni nei reparti pediatrici”.

Il fumo provoca nel mondo circa 600 mila morti premature ogni anno e la perdita di 10,9 milioni di anni di vita in buona salute. I dati epidemiologici legati al tumore al polmone, che nell’80% dei casi è legato al fumo, sono altrettanto allarmanti. Fra tutte, infatti, è la neoplasia che ha il tasso di mortalità più alto: 280 mila decessi l’anno in Ue, di cui 19 mila per effetto dell’esposizione al fumo passivo. Inoltre, vivere con un fumatore aumenta del 20% la probabilità di sviluppare tumore al polmone.

Il progetto si svolgerà in due fasi. Si parte con una campagna di informazione sul web (www.ectortheprotector.com) attraverso un video esplicativo, che verrà diffuso anche attraverso i canali social, e materiale informativo sui rischi legati al fumo passivo. La seconda fase partirà in autunno e prevede, in occasione del mese mondiale di sensibilizzazione del tumore al polmone, la distribuzione di Ector nell’ambito di incontri organizzati da Walce all’interno di corsi pre-parto in alcune città italiane.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA