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Caldo: i geriatri, un decalogo per tutelare 12 milioni di anziani

Roma, 28 lug. (AdnKronos Salute) – Il caldo torrido imperversa in tutta la penisola e, soprattutto gli anziani, sono tra i primi a soffrirne in termine di salute. Proprio agli over 65, il ‘Meeting di Rimini per l’amicizia tra i popoli’ (che si svolge nella città della riviera romagnola dal 20 al 26 agosto) dedicherà […]

Di Redazione |

Roma, 28 lug. (AdnKronos Salute) – Il caldo torrido imperversa in tutta la penisola e, soprattutto gli anziani, sono tra i primi a soffrirne in termine di salute. Proprio agli over 65, il ‘Meeting di Rimini per l’amicizia tra i popoli’ (che si svolge nella città della riviera romagnola dal 20 al 26 agosto) dedicherà particolare attenzione nella nuova sezione ‘Salute’.

Agli incontri in programma parteciperanno anche i geriatri dell’Aip – Associazione italiana psicogeriatria che, alla luce del caldo di questi ultimi giorni, promuovono alcune indicazioni di sicurezza: in Italia – ricordano – su quasi 60 milioni di persone, gli anziani sono oltre 12 milioni; un’attenzione alla categoria è dunque doverosa. “La nostra attività – spiega il presidente dell’Aip, Marco Trabucchi – non si deve limitare a individuare una diagnosi e una terapia, ma deve avere anche la comprensione della sofferenza della persona anziana nelle dinamiche psicologiche e sociali. Per questo intendiamo assistere il paziente a 360 gradi. Vogliamo far capire che invecchiare non è una malattia”. Da qui l’idea di un decalogo per stare bene, anche d’estate:

1) Evitare di uscire di casa nelle ore più calde della giornata (dalle 12 alle 17.

2) Usare i condizionatori, ma con moderazione. Danno una sensazione di benessere – precisano i geriatri Aip – ma uno sbalzo di temperatura eccessivo (superiore ai cinque o sei gradi) può provocare danni, in particolare a chi soffre di bronchite cronica.

3) Evitare esercizi fisici non necessari, all’aperto o in luoghi non condizionati, ed evitare l’esposizione inutile al sole diretto.

4) In caso di cefalea provocata da un colpo di sole o di calore, fare subito impacchi con acqua fresca, per abbassare le temperatura corporea e se necessario contattare il medico.

5) Bere molti liquidi (almeno 1,5 litri al giorno, di più se si svolge attività fisica); si consiglia di bere anche se non se ne sente il bisogno, perché vanno reintegrate le perdite quotidiane di minerali (soprattutto potassio, sodio e magnesio) e liquidi. Evitare le bevande gasate, zuccherate e troppo fredde; queste ultime contrastano con la temperatura corporea e potrebbero provocare l’insorgenza di congestioni gravi; evitare bevande alcoliche e caffè che, aumentando la sudorazione e la sensazione di calore, contribuiscono alla disidratazione.

6) Fare pasti leggeri. Meglio mangiare poco più volte al giorno – sottolineano i geriatri – preferire alimenti come pasta, frutta e verdura alla carne e ai fritti: in estate c’è bisogno di meno calorie. Non assumere integratori salini senza consultare il proprio medico.

7) Indossare indumenti chiari, non aderenti, di cotone o lino, perché le fibre sintetiche impediscono la traspirazione, oltre a provocare irritazioni di tipo allergico, fastidiosi pruriti e arrossamenti.

8) Chi soffre di diabete deve esporsi al sole con molta cautela, per evitare il peggioramento della dermatite diabetica o ustioni serie a causa della minore sensibilità dei recettori al dolore.

9) Ricordarsi che il caldo può potenziare l’effetto di molti farmaci utilizzati per la cura dell’ipertensione arteriosa e di molte malattie cardiovascolari. Durante la stagione calda è opportuno effettuare un controllo più assiduo della pressione arteriosa e richiedere il parere del medico curante per eventuali aggiustamenti della terapia.

10) I pazienti ipertesi e cardiopatici sono particolarmente suscettibili agli effetti negativi del caldo e possono manifestare episodi di ipotensione arteriosa nel passare dalla posizione sdraiata alla posizione eretta. E’ consigliabile, pertanto, evitare il brusco passaggio dalla posizione orizzontale a quella verticale, che potrebbe causare anche perdita di coscienza. Se bisogna alzarsi dal letto, soprattutto nelle ore notturne – concludono gli esperti Aip – è necessario non farlo bruscamente, ma fermarsi in posizioni intermedie prima di alzarsi in piedi.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA