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Falchi a caccia di piccioni: ecco un’impresa che vola

Di Concetta Santagati |

I cugini Pasquale e David Li Gambi a un certo punto delle loro vite, insoddisfatti dei loro lavori, decidono di trasformare il loro hobby, coltivato sin dall’adolescenza, in qualcosa di utile e redditizio. Affascinati da questa antichissima pratica e dai suoi usi moderni, gli abili “falconieri” iniziano ad arricchire la loro biblioteca di manuali di falconeria, perfezionando tecniche e conoscenze di questo mondo, e in maniera autodidatta, inizialmente con la collaborazione di amici falconieri di Piazza Armerina, cominciano a pensare alla loro nuova avventura. Nel 2006 fondano la Bird Control Unit, un’impresa che si occupa della bonifica di aree infestate da piccioni e della messa in sicurezza di grandi capannoni, centrali, impianti sportivi, raffinerie. Lo stadio della Favorita di Palermo, il petrolchimico di Augusta, la centrale Enel di Termini Imerese, sono solo alcuni dei siti bonificati dai due imprenditori.

Ma cosa significa alzarsi la mattina e andare a lavorare con i falchi?

«Il nostro lavoro si svolge ad ampio raggio – dicono i due cugini soci – valutiamo attentamente caso per caso perché tutto ciò che riguarda i problemi dei piccioni, gabbiani e stormi vari non sempre si possono risolvere con il falco. Il falco interviene in quei posti in cui tutti gli altri sistemi non funzionano. Per esempio in aeroporto il volo del falco è l’unico metodo che funziona. La nostra esperienza ci ha consentito di scoprire poco alla volta i segreti di questo lavoro, anche senza aver frequentato corsi appositi».

Come è stato lavorare alla Favorita e quanti falchi sono stati impiegati?

«Alla Favorita ci lavoriamo da 10 anni. Il lavoro varia a seconda della popolazione di volatili e quindi delle aree da bonificare. Qui abbiamo iniziato con 4 falchi, perché bisogna pensare anche a una turnazione: dopo un’ora il falco si stanca e deve essere sostituito».

Ma come si fa ad allontanare i piccioni ed evitare che diventino preda dei falchi?

«Il falco per istinto caccia ma noi con i nostri segreti professionali facciamo in modo che ciò non avvenga, il nostro obiettivo con i nostri metodi è solo quello di infondere paura e ci riusciamo facendo in modo che il falco risponda ai nostri comandi. Inoltre i nostri falchi sono tutti acquistati in allevamenti autorizzati, perché – essendo animali protetti – c’è bisogno di allevamenti autorizzati da almeno due generazioni che ne certificano la nascita, perché altrimenti si tratterebbe di patrimonio indisponibile dello Stato».

Cosa consigliate ai giovani che hanno una passione e che vorrebbero trasformarla in professione?

«Mai demoralizzarsi, non avere paura e cercare di realizzare i propri obiettivi anche andando contro i pareri di altre persone. Se ci si mette il cuore, le soddisfazioni arrivano e quella passione diventa anche un bel lavoro».

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