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Salvatore e quel bacio tra Di Maio e Salvini che ha fatto il giro del mondo

Di Carmelo Pontorno |

Leonforte (Enna) –  «Faccio parte della generazione degli ultimi decenni del secolo scorso, quella legata alla televisione e un giorno ho disegnato uno schermo come fosse la testa di un bambino, cosa che mi ha segnato, ma debbo dire che gli inizi sono stati difficili». Ma andiamo con ordine. Parliamo di Salvatore Benintende, l’artista di origini leonfortesi, sposato con Anna Rui, catalana, il quale, con i suoi murales romani e non solo, ha scosso la “normalità” di questo mondo sempre in continua crescita e di cambiamenti. A Palermo, prima, e poi a Milano, sempre per motivi di lavoro del padre Claudio Benintende. Salvatore, infatti, è nato nel capoluogo siciliano il 16 luglio 1980, ma ha studiato a Milano, per effetto del trasferimento del padre Claudio (docente di Discipline pittoriche e autore di diverse pubblicazioni), dove il giovane artista cresce e completa il proprio percorso di studi e formazione artistica.

Per trasferirsi in Spagna, a Barcellona, dove lavora e continua a perfezionare la sua vena artistica che, recentemente, ha messo in subbuglio il “quotidiano” della gente, realizzando e mostrando, a Roma, ma non solo, alcuni murales. Come quello esplosivo del bacio tra Di Maio e Salvini, tra il Papa e Trump, tra Ronaldo e Messi e altri) che hanno impressionato al punto che, forse anche per questo, sono stati velocemente rimossi. Anche se nessuno si è assunto la responsabilità dell’ordine di coprirli e praticamente oscurarli. Ma, come si dice, a quel momento, a “dado tratto”, l’evento è rimasto “affisso” nella mente di tutta Italia e Leonforte avverte ancora le sensazioni delle opere di questo suo figlio che, in questo caso, anche per sua scelta, ha dovuto lasciare, per realizzarsi, la sua terra.

Il nostro giornale «La Sicilia» ha voluto cogliere lo spessore e l’importanza di questi giovani che si realizzano con le loro forze e vuole fare conoscere qualche particolare ai suoi lettori. Prima, qualche dato biografico di Salvatore Benintende che, nel 1996, comincia a realizzare i primi graffiti tradizionali (ce n’è qualcuno anche a Leonforte nei pressi della Catena) e i primi esperimenti di lettering sotto lo pseudonimo di “Crasto”, poi diventato “Crasto the tvboy”, infine ancora e solo “Tvboy”. Esponendo anche in altri grossi centri italiani e partecipando a molte mostre. Nel 1999 si iscrive alla Facoltà di Design Industriale di Bovisa Politecnico di Milano e nel 2002 frequenta la Facoltà di Belle Arti di Bilbao, laureandosi nel 2004, in Disegno Industriale, con specializzazione in Graphic design al Politecnico di Milano. A grandi linee, e non potrebbe essere diversamente, questa è solo una parte della carriera di Salvatore Benintende, aperta oggi ad altri orizzonti e, intanto, noi de «La Sicilia» abbiamo voluto ascoltarlo, anche se Tvboy è impegnatissimo in Spagna. «Penso che la strada sia il mezzo migliore per arrivare dovunque, ma i mezzi di informazione, i social, sono traino altrettanto importanti – dice Benintende -. Per questo, personalmente ritengo, io che vivo a Barcellona, che un’opera può essere vista, magari con il rischio di essere rimossa, e apprezzata ovunque e comunque venga espressa e presentata, magari nelle gallerie, dove quest’arte viene accolta bene». Ora, il pensiero del padre Claudio, con accanto la moglie Adele Giunta: «Condivido quanto è stato detto sinora e posso affermare che, forse, l’eco maggiore è scaturito dalla rimozione dei murales. Ma quella di mio figlio Salvatore è un’attività consolidata da molti anni, io e mia moglie Adele siamo orgogliosi, per questi momenti che mio figlio sta vivendo intensamente e che spero continui nella sua scalata artistica».

E lo zio Silvio Benintende, funzionario del Comune e, fino a qualche anno fa, attore dilettante: «Mio nipote Salvatore assurge a “fiore all’occhiello” della nostra famiglia, un ragazzo che si presta a essere definito “figlio d’arte” e che sicuramente si vede aprire orizzonti meravigliosi, per una sempre più avanzata crescita culturale e artistica». Questo è Tvboy, alias Salvatore Benintende, un ragazzo che di strada ne farà sicuramente ancora tanta. La sua “amarognola” chiosa: «Anche se la street art non è vandalismo, a parte gli ultimi episodi, in passato ho dovuto pagare multe incomprensibili».

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