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Ragùstami, a Budapest il fast food siciliano di tre giovani catanesi

Di Carmelo Di Mauro |

Tre catanesi laureati, in cerca di nuove opportunità, il lavoro se lo sono inventato all’estero portandosi dietro la propria “terra”. L’idea parte da Giancristian Patanè, 35 anni, che in quest’avventura s’è trascinato altri due amici, Giancarlo Verona, ingegnere 47enne e Cristina Scaglione, 29 anni.

L’idea nasce, dunque, da Giancristian: «Circa tre anni fa il problema principale che mi trovai ad affrontare, fu quello della stabilità lavorativa. Intorno a me vedevo solo aziende in crisi, riduzioni continue di personale, istituzioni assenti e tasse troppo alte per chi vuole lavorare onestamente, per non parlare delle idee, quelle stesse idee che in passato ci hanno reso un popolo invidiato nel mondo, adesso vengono scartate apriori; d’altronde come biasimare qualcuno che non vuole più spargere semenze sulla nuda roccia? Questa è stata ed è tutt’oggi la realtà che mi spinge contro vento, nella speranza che quest’ultimo trascini tali idee su di un terreno più fertile».

Giancristian si sente quindi diviso tra l’affetto per la Sicilia e l’esigenza di un futuro più certo, fino a quando non decide che era arrivato il momento di provarci: «Sostenuto dalle mie ragioni e dalla mia famiglia, cominciai a lavorare a tempo pieno sul progetto. Si unirono a me prima la mia amica Cristina e dopo sei mesi Giancarlo. Uniti dalla stessa spinta emotiva, si è lavorato sinergicamente al progetto che oggi è Ragùstami a Budapest».

Cosa è Ragùstami?

“Ragùstami è il primo vero fast food Made in Sicily, un perfetto collage tra quella che è la tradizione gastronomica culinaria siciliana, nel caso specifico quella catanese della tavola calda, e un mondo che ha sempre più esigenze da soddisfare. D’altronde un’idea imprenditoriale vincente nasce sempre da una preventiva ed empirica esigenza sul campo. Ragùstami è riuscito in poco tempo ad imporsi in un mercato nuovo come quello ungherese, sfruttando le qualità principali della cucina siciliana».

L’arma vincente…?

«È stata la riscoperta a livello internazionale di un tipo di cibo, la nostra tavola calda, adattabile alle stesse esigenze odierne di economicità e di velocità che hanno fatto la fortuna di molti di questi colossi. Impostato con lo stesso format di un vero fast food, lascia anche spazio alla zona caffetteria e pasticceria anche queste italiane».

E i clienti che ne pensano?

«Apprezzatissimo da tanti italiani, ma soprattutto da molti siciliani in vacanza, è anche meta di molti ungheresi e stranieri che una volta fatto “il danno” di assaggiare un pezzo non vedono l’ora provarne un altro. Ragùstami è anche molto apprezzato da tante Istituzioni italiane e locali. Si trova al centro di Budapest su di una delle più importanti piazze, Ferenciek Tere 2, e al piano terra di un famoso palazzo che fu la residenza degli Asburgo».

Perché la scelta di Budapest?

«Nasce da diverse riflessioni, alcune di carattere prettamente economico, come una minore pressione fiscale o una forbice molto più ampia tra costi fissi e ricavi, ma soprattutto dalla possibilità di crescita non ostacolata ma incentivata dalla politica locale, da un mero rispetto delle regole da parte di tutti, da una burocrazia molto più semplice e veloce, dalla possibilità reale di vedere realizzati i propri sogni».

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