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Canicattini, nel giorno dei funerali di Laura incendiata la casa di Cugno

Di Redazione |

SIRACUSA – Nel giorno dei partecipatissimi funerali di Laura Petrolito, a Canicattini Bagni, nel Siracusano, scatta la “vendetta” contro Paolo Cugno il fidanzato che sabato scorso ha accoltellato la ragazza di 19 anni: un ordigno rudimentale sarebbe stato lanciato contro l’abitazione della famiglia Cugno, in via Roma. In casa non c’era nessuno perché i familiari del giovane arrestato  avevano lasciato il paese dopo il fermo del figlio. L’incendio avrebbe fatto poi esplodere uno scaldabagno provocando un boato che è stato avvertito in tutto il paese proprio quando il feretro stava per entrare nella chiesa madre dove si sono celebrati i funerali di Lauretta.

«Chiediamo al Signore che dia a Laura la vita eterna e susciti nell’animo di colui che è stata la causa di questa morte vero pentimento. Chiediamo al Signore che anche i nostri sentimenti siano quelli di Cristo Gesù», ha detto l’arcivescovo di Siracusa, mons. Salvatore Pappalardo, durante la sua omelia.

Nella chiesa madre di Canicattini Bagni il prelato si è rivolto a tutto il Paese. Migliaia le persone presenti all’interno della chiesa e fuori. «Ci siamo chiesti il perché di tanta violenza e il perché di tanta sofferenza. E voi tutti avete vissuto con particolare partecipazione emotiva questi eventi tragici. Ma adesso ci troviamo in chiesa. Abbiamo iniziato questa celebrazione con il segno della croce riconoscendoci figli di quell’unico Padre».

Il presule ha indicato come esempio «Gesù che pone la sua vita sulla croce per noi uomini. Gesù morente chiede il perdono per i suoi crocifissori. Dobbiamo credere all’amore di Dio e dobbiamo consegnarci nelle mani di Dio. L’importante è sperimentare nella nostra vita l’amore di Dio che ci porta ad amare il nostro prossimo». Monsignor Pappalardo ha ricordato anche «il versetto del salmo illumina la nostra preghiera: misericordioso e pietoso è il Signore. Chiediamo al signore che ci dia sentimenti e propositi di bene per cui viviamo come fratelli tra di noi».

La bara è stata portata in chiesa in processione. All’uscita del feretro tanti palloncini bianchi e rossi a forma di cuore, con frasi scritte dalle amiche di Laura, sono stati liberati in cielo. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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