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Turi Raiti “grillo parlante” nei veleni che agitano il Pd

Di Laura Valvo |

«Di queste polemiche – dice Raiti – ne voglio ricordare alcune: le continue denunce alla Procura di qualche consigliere comunale o esponenti politici, sulla attività del Comune; la definizione dell’amministrazione come la più inquisita d’Italia dopo gli avvisi di garanzia a consiglieri, alcuni dipendenti ed amministratori; l’esternazione: “qualcuno si dovrà assumere la responsabilità di aver portato la malavita organizzata nel Pd” pronunciata dal sindaco. E, ancora, il balletto delle audizioni delle commissioni antimafia a Palermo con il conseguente sberleffo per il nostro Partito di essere considerato, dagli organi di stampa, permeabile al sistema mafioso. Ricordo che, anche se non abbiamo la decisione ufficiale dell’Antimafia, l’on. Claudio Fava dichiarò dopo l’audizione del sindaco “la sensazione è che siamo di fronte ad una querelle politica che ha poco a che fare con i compiti della commissione”.

E poi l’attacco di Garozzo contro alcuni magistrati che lo hanno indagato; le posizioni sui magistrati del sindaco e del deputato Zappulla diametralmente opposte; le recenti dichiarazioni di un pentito di mafia che attacca pesantemente, fra gli altri, l’on. Sofia Amoddio sulle quali non mi esprimo in quanto non ho letto nessuna precisazione da parte della stessa parlamentare». Secondo Raiti vicende così delicate non si posso affrontare in maniera superficiale mettendo al centro delle stesse solo la richiesta, per alcuni e non per tutti, di comunicati ed attestati di solidarietà. «Problemi come questi devono essere affrontati negli organismi dirigenti del Partito, alla presenza dei vertici nazionali. Mettiamo al centro della nostra riflessione anche l’azione politica ed amministrativa che – aggiunge Turi Raiti -sicuramente è improntata alla massima trasparenza. Devo dire, però, con grande sincerità che in questi anni non ho potuto dare all’interno del partito il mio contributo sugli atti amministrative fondamentali (gare Idrico, rifiuti, asili, contributi, impianti sportivi, Open Land) in quanto sia il sindaco che l’amministrazione si sono mossi in maniera autonoma. Qualche coinvolgimento è stato chiesto a valle ma solo per avere delle coperture politiche a cose fatte e decisioni assunte».

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