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Ministero Ambiente dà ‘Il Buon Esempio’, via a piano prevenzione

Roma, 22 nov. – (AdnKronos) – Il ministero dell’Ambiente dà ‘Il Buon Esempio’ con un piano di riduzione dei rifiuti all’interno delle proprie sedi. Il progetto, primo nel suo genere, è stato presentato questa mattina presso il dicastero di via Cristoforo Colombo dal ministro Gian Luca Galletti. Il piano, realizzato con Aica – Associazione Internazionale […]

Di Redazione |

Roma, 22 nov. – (AdnKronos) – Il ministero dell’Ambiente dà ‘Il Buon Esempio’ con un piano di riduzione dei rifiuti all’interno delle proprie sedi. Il progetto, primo nel suo genere, è stato presentato questa mattina presso il dicastero di via Cristoforo Colombo dal ministro Gian Luca Galletti. Il piano, realizzato con Aica – Associazione Internazionale per la comunicazione ambientale, ha come obiettivo la riduzione dei rifiuti del 70% nei prossimi 4 anni.

“Partiamo da questo ministero per estendere il progetto alle altre amministrazioni: ministeri, Comuni, Regioni – ha detto Galletti- Questo progetto può trovare applicazione in migliaia di altre sedi e coinvolgere centinaia di migliaia di persone”. “Credo che da qui possa nascere qualcosa di veramente importante. Da una piccola cosa che riguarda mille dipendenti può nascere una grande onda che si può propagare anche ad altre amministrazioni”, ha aggiunto.

Per presentare l’iniziativa è stato scelto un periodo simbolico, ovvero quello della Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti (Serr) che proprio il ministero coordina e promuove in Italia da otto anni, in collaborazione con un apposito Comitato promotore nazionale.

‘Il Buon Esempio’ è frutto di uno studio che si è sviluppato nel biennio 2016-2017 a partire da un audit tecnico che ha permesso di analizzare la produzione dei rifiuti nei vari uffici del ministero. Questa fase ha visto la raccolta di dati presso le varie Direzioni ministeriali, sopralluoghi nelle diverse strutture, un’indagine sulla produzione dei rifiuti e analisi merceologiche degli stessi per valutarne la composizione. Lo studio ha indagato la composizione e la provenienza dei rifiuti: i dati emersi rivelano che il 45% degli scarti consiste in carta da ufficio, mentre il resto è da suddividersi in altri generi di carta, come cartone e carta assorbente (complessivamente il 17%), rifiuti organici e avanzi di cibo (15%), plastica mista (9%) e secco residuo (5%). Più esigue le altre tipologie di rifiuto, come vetro, metalli e farmaci.

La seconda fase del progetto ha stabilito le priorità dell’intervento di riduzione e di minimizzazione dei rifiuti da avviare allo smaltimento. Per raggiungere tali obiettivi, lo strumento previsto dalla campagna è incentrato proprio sul concetto di ‘buon esempio’ che gli uffici del ministero daranno all’esterno: i dipendenti sono infatti chiamati a seguire le indicazioni contenute in numerosi pannelli affissi nelle varie Direzioni, presenti anche in un pieghevole distribuito a tutti, contenente un vademecum di buone pratiche ambientali.

Lo stesso pieghevole, nello spirito dell’iniziativa volta a ridurre scarti e sprechi, è stato studiato in modo da essere durevole nel tempo, diventando un porta-oggetti da scrivania e prolungando così la sua funzione di comunicazione.

“Abbiamo scelto di prendere questa iniziativa partendo da due elementi che non possono mai mancare quando si parla di gestione dei rifiuti: la cultura ambientale e l’approccio scientifico”, ha concluso il ministro sottolineando che “prevenire è meglio che curare anche in ambiente”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA