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Imballaggi alleati contro il food waste

Roma, 16 mar. (AdnKronos) – Nove italiani su 10 considerano gli imballaggi uno strumento utile a contenerne lo spreco alimentare e più di 1 su 2, il 53%, malgrado la difficile congiuntura economica, si dichiara disposto a spendere un po’ di più per packaging utili a contenere il food waste. E’ quanto rivela una ricerca […]

Di Redazione |

Roma, 16 mar. (AdnKronos) – Nove italiani su 10 considerano gli imballaggi uno strumento utile a contenerne lo spreco alimentare e più di 1 su 2, il 53%, malgrado la difficile congiuntura economica, si dichiara disposto a spendere un po’ di più per packaging utili a contenere il food waste. E’ quanto rivela una ricerca dell’Osservatorio Waste Watcher promossa per iniziativa dell’Istituto Italiano Imballaggio.

Secondo i consumatori italiani, però, c’è molto da fare rispetto alle indicazioni presenti sul packaging dei prodotti alimentari per quanto riguarda la conservazione del prodotto: le informazioni risultano utili solo per il 43%, semplici solo per il 17%, leggibili solo per il 13% ed esaurienti per meno di 1 italiano su 10, il 9% degli intervistati. Ma quali sono gli elementi chiave per certificare la qualità dell’imballaggio ai fini del contenimento dello spreco alimentare? Il 59%, 6 italiani su 10, punta sulla data di scadenza e il Tmc, termine minimo di conservazione.

Con particolare attenzione sono stati monitorati da Waste Watcher i consumatori dell’area di Nordest: dove 1 cittadino su 2, il 55%, dichiara invariata la quantità di cibo mediamente sprecato negli ultimi due anni. E dove si verificano alcune piccole ‘personalizzazioni’ nello spreco domestico: i cittadini triveneti, infatti, più della media italiana gettano latte e yogurt (20% contro 18%), uova (15% contro 13%), salse e sughi (13% contro 11%), mentre sono più virtuosi rispetto a verdura, pane e frutta, gli alimenti in testa alla ‘hit’ dei cibi sprecati in Italia.

E quanto spesso si spreca nel Nordest? Il 47%, ovvero quasi 1 cittadino su 2, si dichiara virtuoso, monitorando il suo spreco in ‘meno di una volta al mese’. Il 32% dichiara invece di sprecare una volta al mese, oppure una volta ogni due settimane.

La campagna europea di sensibilizzazione ‘Spreco Zero’ di Last Minute Market si inserisce in questi giorni nel cartellone della Green Week, festival della Green Economy a Trento. Domani, sabato 17 marzo, alle 11.30, nella Sala Falconetto di Palazzo San Geremia, si parlerà del ‘Valore del cibo, dalla spesa all’imballaggio’ con il direttore dell’Istituto Italiano Imballaggio Marco Sachet, la responsabile Comunicazione del Gruppo Camst Gabriella Bartoccelli, la responsabile progetti di Last Minute Market Silvia Marra e il presidente Swg Maurizio Pessato.

Secondo Sachet, “il packaging offre prestazioni e servizi che permettono di non sprecare, con meccanismi di richiusura, che ci permettono di conservare un prodotto non del tutto consumato, o multipack con apertura selettiva che permettono di consumare la giusta porzione”. La prevenzione degli sprechi passa anche attraverso la ristorazione. “Le bag – spiega Bartoccelli – per recuperare il cibo non interamente consumato sono un’ottima risposta agli sprechi, nel corso del 2017 Camst ne ha distribuite ben 14mila e l’impegno per il recupero nel 2016 he rigenerato 82mila kg di cibo”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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