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Pesca eccessiva, almeno 9 le aree marine del Mediterraneo da ripopolare

Roma, 28 mar. – (AdnKronos) – “Nel Mediterraneo sono almeno 9 le aree marine da tutelare in via prioritaria per salvaguardare gli ecosistemi marini e contribuire al recupero degli stock ittici, iniziando dall’Adriatico centrale dove Italia e Croazia dovranno presto pronunciarsi sulla protezione della Fossa di Pomo”. Così MedReAct alla vigilia della Conferenza ministeriale sulla […]

Di Redazione |

Roma, 28 mar. – (AdnKronos) – “Nel Mediterraneo sono almeno 9 le aree marine da tutelare in via prioritaria per salvaguardare gli ecosistemi marini e contribuire al recupero degli stock ittici, iniziando dall’Adriatico centrale dove Italia e Croazia dovranno presto pronunciarsi sulla protezione della Fossa di Pomo”. Così MedReAct alla vigilia della Conferenza ministeriale sulla pesca nel Mediterraneo, organizzata dalla Commissione europea e che si terrà a Malta il 29 e 30 marzo 2017.

Quest’area, che si estende tra l’Italia e la Croazia, arriva a una profondità massima di 200-260 metri e presenta caratteristiche uniche dal punto di vista geomorfologico e oceanografico, è gravemente impattata dalla pesca a strascico che nel corso degli anni ha fortemente ridotto gli stock ittici dell’Adriatico.

Questo metodo di pesca costituisce una seria minaccia per una delle più importanti zone per il ripopolamento del nasello e degli scampi (per i dettagli vedi scheda allegata). Una proposta per la sua tutela è ora all’esame della Commissione Generale della Pesca Mediterranea che dovrà pronunciarsi nei prossimi mesi.

La conferenza di Malta, alla quale prenderanno parte 16 ministri dei paesi mediterranei, si concluderà con la firma della dichiarazione Malta MedFish4Ever, che impegna i paesi mediterranei alla protezione delle specie vulnerabili e degli habitat sensibili e all’istituzione di zone con restrizioni alla pesca e aree marine protette.

Entro il 2020 i paesi costieri dovranno conseguire la tutela del 10% del Mar Mediterraneo, in linea con gli obiettivi per lo sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite e della Convenzione internazionale sulla Biodiversità. “La tutela della Fossa di Pomo costituisce un primo importante banco di prova per verificare il grado di volontà politica nel ripristinare aree marine vulnerabili e stock ittici e per salvaguardare il futuro della pesca in Adriatico” ha dichiarato Domitilla Senni, portavoce di MedReAct

“Chiediamo quindi a Italia e Croazia di impegnarsi pubblicamente alla Conferenza di Malta per la protezione di questa area dalla pesca a strascico”. MedReAct segnala, oltre alla Fossa di Pomo, altre otto aree prioritarie che richiedono misure di tutela: montagne sottomarine della Sicilia Settentrionale; la depressione del Golfo di Lione; Canyon Alicante; montagne Sottomarine delle Baleari; montagne sottomarine Alborán; Canyon della Sardegna Occidentale, montagne Sottomarine della Liguria Meridionale; Mar Egeo – Mar di Tracia.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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