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Incendi, Galletti lancia Programma nazionale riforestazione delle aree protette colpite

Roma, 20 lug. – (AdnKronos) – “Annuncio il lancio di un Programma nazionale di riforestazione delle aree protette colpite dagli incendi, per il quale ho previsto un primo stanziamento di 5 milioni di euro, reperito nell’ambito delle risorse europee destinate alle misure di adattamento ai cambiamenti climatici, strettamente connesse con quanto viene messo più a […]

Di Redazione |

Roma, 20 lug. – (AdnKronos) – “Annuncio il lancio di un Programma nazionale di riforestazione delle aree protette colpite dagli incendi, per il quale ho previsto un primo stanziamento di 5 milioni di euro, reperito nell’ambito delle risorse europee destinate alle misure di adattamento ai cambiamenti climatici, strettamente connesse con quanto viene messo più a rischio oggi: la protezione del suolo, la riduzione dei rischi idrogeologici, l’assorbimento di Co2, il mantenimento della biodiversità”. Così il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, in occasione dell’informativa sull’emergenza incendi resa oggi alla Camera.

“Siamo impegnati per riportare quei luoghi a come erano prima degli incendi: chi pensa invece possano diventare terre abbandonate o aree da piegare agli intenti criminali avrà dallo Stato la risposta che merita”, sottolinea il ministro che, per evidenziare l’eccezionalità della situazione, ha fornito alcuni dati: “dal 10 al 17 luglio sono stati richiesti oltre un terzo degli interventi anti-incendio dall’inizio dell’anno. Oltre 300 in una settimana e oltre 950 dall’inizio dell’anno. La cifra più alta dal 2007 a ogg i”.

I dati sono quelli diffusi nelle scorse ore dal Capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio. Numeri che parlano di una situazione particolarmente critica in cui si intrecciano, da un lato, “la forte siccità che sta caratterizzando la stagione estiva, con temperature al di sopra della media e una ventilazione che favorisce il propagarsi degli incendi”, dall’altro “la gravissima recrudescenza di episodi dolosi, che rappresentano la stragrande maggioranza delle cause degli incendi che ancora oggi siamo chiamati a fronteggiare”.

“Stiamo mettendo in campo tutte le azioni e tutto il personale, Esercito compreso, disponibile – continua Galletti – Serve però anche una fortissima azione repressiva contro i piromani, per la quale oggi Forze dell’Ordine e Magistratura dispongono di una normativa più adeguata, grazie proprio al lavoro del Parlamento”.

Il ministro dell’Ambiente fa riferimento alla recente legge sugli Ecoreati introdotta nel Codice Penale che, tra le novità, prevede il reato di disastro ambientale, la cui pena è la reclusione da 5 a 15 anni. “In questa fattispecie può rientrare anche l’incendio boschivo. Con l’aggravante ambientale dell’art. 452-novies è, inoltre, possibile un inasprimento della pena da un terzo alla metà – sottolinea Galletti – Questo vuol dire che un piromane può essere condannato a una pena di oltre 20 anni di reclusione”.

Inoltre “il governo proprio ieri, ha presentato in commissione Bilancio del Senato un emendamento al Dl Mezzogiorno che, ferme restando le pene già previste dal codice penale in materia di incendio doloso, prevede anche la confisca a beneficio del Comune dei terreni incendiati nel caso in cui l’autore dell’incendio sia il proprietario”, ricorda Galletti.

In merito all’incendio che si è sviluppato nella pineta di Castel Fusano, a Roma, “non risulta ancora possibile una precisa quantificazione dei danni, sicuramente copiosi e riguardanti una vasta zona della pineta”. Per quanto riguarda invece la Regione Campania, e più in particolare alla provincia di Napoli, “il Procuratore della Repubblica di Napoli ha comunicato che l’Ufficio sta procedendo a carico di ignoti e le indagini si trovano in una fase iniziale. Il Procuratore ha aggiunto che, allo stato, e salvi gli esiti di successivi accertamenti, i tre eventi incendiari che hanno di recente interessato la zona non appaiono collegati tra loro né riconducibili ad un’unica matrice. L’ufficio ha sottolineato come il lavoro investigativo in corso non consenta, allo stato, di privilegiare una particolare ipotesi circa la natura dolosa o colposa dei fatti e la riconducibilità ad ‘un’unica mano’ degli altri accadimenti nel territorio vesuviano. Sembra, inoltre, potersi escludere il coinvolgimento della criminalità organizzata”.

In relazione all’entità del fenomeno, da una prima stima dei danni risulta che i tre incendi abbiano interessato complessivamente circa 1600 ettari del Parco Nazionale del Vesuvio, dei quali circa 550 relativi alla Riserva Forestale “Tirone Alto Vesuvio”. Per restare in Campania, il ministro ha ricordato che, dall’inizio del mese di luglio, la regione ha fronteggiare un’ondata di roghi sull’intero territorio regionale, “in alcune giornate sono stati registrati oltre cento incendi; i più significativi hanno interessato l’area vesuviana, con fronti di fuoco, in alcuni momenti, lunghi oltre 2 km”.

Sul fronte della Regione Siciliana, invece, “è innanzitutto importante evidenziare che la stessa è sprovvista di una flotta regionale. Ciò ha inciso e incide in modo determinante sul rilevantissimo volume delle richieste di intervento di concorso della flotta aerea di Stato. Basti pensare che le richieste lanciate dalla Regione, già nel mese di maggio, hanno rappresentato circa il 48% del complessivo dato nazionale, evidenziando un sensibile aumento rispetto all’ultimo quadriennio”.

“Ci sarà tempo per discutere e verificare eventuali carenze e difficoltà operative: oggi – conclude il ministro Galletti – siamo tutti impegnati per l’emergenza a fianco degli operatori e delle comunità colpite dai criminali piromani”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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