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Mariangela D’Abbraccio a Enna tra De Filippo e Pino Daniele

Di Redazione |

 Enna – E’ un gradito ritorno quello di Mariangela D’Abbraccio al Teatro Garibaldi di Enna che, dopo aver aperto la stagione firmata da Mario Incudine e organizzata dal Comune in sinergia con l’Università Kore con la superba interpretazione di “Filumena Marturano” al fianco di  Geppy Gleijeses, domenica 11 marzo alle ore 20.30 torna sul palcoscenico ennese in una veste inedita.

Nell’ambito delle iniziative di spettacolo per il Festival dell’Eccellenza al Femminile, Schegge di Mediterraneo porta in scena “Napule è n’ata storia” (spettacolo in sostituzione di “Dopo il silenzio”), una novità assoluta di teatro e musica in omaggio ai due grandi maestri del teatro e della musica napoletana: Eduardo De Filippo e Pino Daniele.

Consuelo Barilari direttrice artistica della compagnia Schegge di Mediterraneo esprime con la sua regia un progetto ambizioso e assolutamente innovativo che vede uniti, in una drammaturgia in cui si intrecciano musica e teatro, Eduardo De Filippo e Pino Daniele. Un sodalizio che prende forma attraverso la voce ed il corpo di una tra le più grandi artiste della scena italiana, Mariangela D’Abbraccio, che dal 2009 collabora proficuamente con Schegge di Mediterraneo.

Ad accompagnare la D’Abbraccio sul palco c’è la band musicale Musica da Rispostiglio, composta da Luca Pirozzi (chitarra e voce) Luca Giacomelli (chitarre elettriche) Raffaele Toninelli (contrabbasso) Emanuele Pellegrini (percussioni) insieme al fisarmonicista Gianluca Casadei, che portano in scena un atto d’amore e di musica accompagnati da proiezioni e video scenografie che fanno riferimento al cinema e all’arte figurativa del ‘900. Un “collage” nato da un lavoro di sperimentazione tra mondi affini di teatro, musica e poesia che si cercano e si incontrano in scena, in un “dialogo immaginario tra giganti” del ‘900 napoletano tra cui Eduardo De Filippo e Pino Daniele.

Lo spettacolo non è solo un omaggio a Pino Daniele, di cui vengono reinterpretate 24 canzoni, ma è la risposta al bisogno prepotente di studiare, cantare, suonare, interpretare la sua musica sondandone le profondità e i significati per valorizzarli attraverso il teatro. Nella “tessitura drammaturgica emozionale” messa a punto da Consuelo Barilari ogni canzone s’intreccia a una poesia, un monologo, un frammento del teatro di Eduardo, che Pino Daniele tanto amava, al quale spesso si era ispirato.

Napoli è al centro di questo dialogo, trionfante, densa di contenuti, di luce, di ombre e contraddizioni. L’immaginario evocato dalle proiezioni portano il contributo artistico anche di città lontane come Genova, attraverso i porti, le città antiche, il mare, cercando le assonanze, le sfumature dei colori comuni nelle loro culture. Le immagini raccontano Pulcinella, il personaggio simbolo della maschera partenopea rivisto da un artista figurativo genovese internazionale: Emanuele Luzzati. Frammenti dei suoi famosissimi cartoon realizzati con Giulio Giannini in omaggio a Napoli, mostrano sullo sfondo Pulcinella che danza al ritmo della musica di Pino Daniele.

«…Attraverso il corpo e la voce di Mariangela D’Abbraccio – dice Consuelo Barilari – l’intreccio della loro poetica con la musica e le immagini “innesca” un processo che genera senso e nuovi, profondi, significati, in un’onda continua e senza limiti di energia. Questo è il Teatro, questa la sua magia. Ogni sera, con un lavoro di sintesi creativa, in un linguaggio metacognitivo, i grandi Maestri sono evocati in un dialogo tra giganti, reso possibile dalla macchina teatrale. E noi, ogni sera, siamo lì, umili di fronte alla potenza della rappresentazione, con commozione e stupore».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA