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Raffaello e il notabile oggi dimenticato

Di Redazione |

ROMA, 19 MAR – Non Zarathustra come pensò Giorgio Vasari, né il cosmografo antico Strabone come si era ipotizzato successivamente, e nemmeno Baldassarre Castiglione, il letterato e diplomatico che non aveva interessi geografici: l’ uomo barbuto con un cappello esotico e con il cosmo nella mano destra tra le figure centrali dell’ affresco ‘la Scuola di Atene’ di Raffaello, nella stanza della Segnatura Vaticana è Angelo Colocci, quasi sconosciuto oggi ma molto noto nella prima metà del Seicento nell’ ambiente culturale romano oltre che amico del grande pittore. Lo afferma Giorgio Mangani, che insegna Management dei patrimoni d’arte all’Università Iulm di Milano e ha dedicato molti libri alla storia del pensiero geografico. Lo studioso illustra il risultato delle sue ricerche nel volume La bellezza del numero. Angelo Colocci e le origini dello stato nazione, (Il Lavoro Editoriale, 176 pp, euro 25).

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