Spettacoli
Fonte, applausi sono anche per mio padre
(ANSA) CANNES 19 MAG – “Matteo è Matteo, certo forse nei suoi film c’è anche Pasolini, ma lui è lui. Per me è una persona sportiva, come un mister che conosce i suoi calciatori e sa come farli giocare”. A parlare così, tra ingenuità e imbarazzo è Marcello Fonte, Palma d’oro stasera al Festival di Cannes per Dogman, e Matteo è ovviamente Garrone. ”Se ci ho messo un po’ a prendere il premio – spiega raccontando del suo gioco sul palco, quando ha esitato a prendere in mano la palma – È perché volevo godermelo. Mi dicevo: quando mi ricapita”. E poi torna a raccontare, come aveva fatto durante la premiazione cosa gli ricordano gli applausi: “Da piccolo mi sentivo solo, non mi sentivo accettato. Sono cresciuto in una baracca in una discarica e quando pioveva chiudevo gli occhi e immaginavo che il rumore della pioggia fossero applausi. Ora questi applausi, ho pensato, che stasera fossero anche per la mia famiglia e soprattutto per mio padre che si è arrangiato tanto per farmi crescere”.