Spettacoli
La siciliana Denise Dacquì premiata per “Shouting”
Venezia. Vivere a Caltanissetta inseguendo il grande cinema. Non è impossibile. Parola di una dei vincitori di BookCiak nell’ambito delle Giornate degli autori – Venice Days, Denise Dacquì palermitana che vive a Caltanissetta. Mentre come preinaugurazione si presenta Tutti a casa di Luigi Comencini in versione restaurata, la parola ai giovani.
«Non avrebbe senso – dice il direttore Alberto Barbera – dedicare il concorso a film che non hanno bisogno della vetrina di un festival. Esiste un cinema non strettamente riconducibile alle istanze autoriali più radicali, che si propone di proseguire lungo il sentiero tracciato da quel cinema che un tempo si definiva “medio” proteso alla ricerca di modalità narrative capaci di coinvolgere un pubblico più vasto. Un cinema che merita di essere sostenuto e incoraggiato almeno quanto quello che continuiamo a chiamare d’autore».
E così aspettando i grandi autori in concorso Damien Chazelle (oggi apre con La la land), Andrei Konchalovskj, Wim Wenders, Giuseppe Piccioni, Emir Kusturica, Pablo Larrain, François Ozon e tanti altri, e fuori concorso come i nostri Kim Rossi Stuart e Francesco Munzi, ma anche Benoit Jacquot, Amir Naderi e Mel Gibson, la vigilia se la giocano i giovani autori scelti dalla giuria presieduta da Ascanio Celestini per il premio BookCiak assegnato a Rosa Maietta, Alessandro Padovani, la siciliana Denise Dacquì e inoltre Luca Mazzara e Alessandro Asciutto. Aspettando gli altri siciliani (Alessandro Aronadio con Orecchie, Federica Di Giacomo con Liberami prodotto con SiciliaFilmCommission, e Gaetano Di Lorenzo con Chiara Zyz – un fiore nel cuore di Palermo) registriamo l’entusiasmo di Denise Dacquì con il suo book movie Shouting liberamente ispirato al racconto “Tu non tacere” di Fulvio Ervas.
Storia ambientata in un ospedale di un clown e di un medico che si confrontano con un piccolo degente. Denise, 27 anni, ha studiato al Dams di Bologna, poi all’Accademia del cinema di Bologna e all’Ucla negli Stati Uniti. «Mi sono sempre interessata ai libri: i miei corti precedenti a La carriola di Pirandello e al Ritratto di Dorian Gray (Il volto dell’anima). Sono nata in Sicilia e in Sicilia sono tornata dopo diversi anni perché credo che in quest’era globale si possa stare anche a distanza dai grandi centri di produzione perché si viaggia facilmente. E poi la Sicilia offre molto per chi vuole fare cinema».
Venezia. Vivere a Caltanissetta inseguendo il grande cinema. Non è impossibile. Parola di una dei vincitori di BookCiak nell’ambito delle Giornate degli autori – Venice Days, Denise Dacquì palermitana che vive a Caltanissetta. Mentre come preinaugurazione si presenta Tutti a casa di Luigi Comencini in versione restaurata, la parola ai giovani. «Non avrebbe senso – dice il direttore Alberto Barbera – dedicare il concorso a film che non hanno bisogno della vetrina di un festival. Esiste un cinema non strettamente riconducibile alle istanze autoriali più radicali, che si propone di proseguire lungo il sentiero tracciato da quel cinema che un tempo si definiva “medio” proteso alla ricerca di modalità narrative capaci di coinvolgere un pubblico più vasto. Un cinema che merita di essere sostenuto e incoraggiato almeno quanto quello che continuiamo a chiamare d’autore».
E così aspettando i grandi autori in concorso Damien Chazelle (oggi apre con La la land), Andrei Konchalovskj, Wim Wenders, Giuseppe Piccioni, Emir Kusturica, Pablo Larrain, François Ozon e tanti altri, e fuori concorso come i nostri Kim Rossi Stuart e Francesco Munzi, ma anche Benoit Jacquot, Amir Naderi e Mel Gibson, la vigilia se la giocano i giovani autori scelti dalla giuria presieduta da Ascanio Celestini per il premio BookCiak assegnato a Rosa Maietta, Alessandro Padovani, la siciliana Denise Dacquì e inoltre Luca Mazzara e Alessandro Asciutto. Aspettando gli altri siciliani (Alessandro Aronadio con Orecchie, Federica Di Giacomo con Liberami prodotto con SiciliaFilmCommission, e Gaetano Di Lorenzo con Chiara Zyz – un fiore nel cuore di Palermo) registriamo l’entusiasmo di Denise Dacquì con il suo book movie Shouting liberamente ispirato al racconto “Tu non tacere” di Fulvio Ervas.
Storia ambientata in un ospedale di un clown e di un medico che si confrontano con un piccolo degente. Denise, 27 anni, ha studiato al Dams di Bologna, poi all’Accademia del cinema di Bologna e all’Ucla negli Stati Uniti. «Mi sono sempre interessata ai libri: i miei corti precedenti a La carriola di Pirandello e al Ritratto di Dorian Gray (Il volto dell’anima). Sono nata in Sicilia e in Sicilia sono tornata dopo diversi anni perché credo che in quest’era globale si possa stare anche a distanza dai grandi centri di produzione perché si viaggia facilmente. E poi la Sicilia offre molto per chi vuole fare cinema».
«Questi lavori mi hanno stupito – dice Ascanio Celestini presidente della giuria di BookCiak – mi aspettavo di vedere delle specie di videoclip, invece ho trovato lentezza e spessore delle immagini».
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