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Akragas, a Legrottaglie perdonato nulla, a Di Napoli tutto: serve (subito) una svolta

Di Fabio Russello |

Lello Di Napoli, a questo punto, dovrebbe considerare concretamente l’ipotesi di rassegnare le dimissioni dalla guida tecnica dell’Akragas. Questo per dare alla società la possibilità di trovare un altro allenatore che possa tentare di agganciare la ormai pressoché impossibile salvezza ai play out.

Nicola Legrottaglie (il cui ruolino di marcia è stato – il che è quanto dire – nettamente migliore) per molto meno è stato cacciato. L’esonero di Di Napoli non è una soluzione poco praticabile non altro perché la società, o quel che resta della società (del tutto assente), non avrebbe poi i mezzi necessari per ingaggiare un altro tecnico. Il problema non è il nome. Il problema è che è necessaria la scocca per ridare motivazioni ad un gruppo che sembra smarrito.

A convincere Di Napoli a rassegnare le dimissioni dovrebbero essere le cifre e le statistiche di una squadra che ha costruito lui – vi ricordate? Era sicuro che avrebbe ben figurato in serie C – e che ha “aggiustato” – si fa per dire – lui recandosi a Milano a condurre il calcio mercato. Un allenatore che fa anche il calciomercato, nella realtà italiana, non è mai un buon segnale. Anzi, è un pessimo segnale anche in presenza di una società, scusate il gioco di parole, assente.

A convincere Di Napoli a rassegnare le dimissioni sono le cifre e le statistiche che dicono che l’Akragas è, tra tutti e tre i gironi di serie C, nettamente la peggiore squadra. Non vince da 84 giorni, ha perso 18 partite su 26 (la media è di più di due ogni tre match giocati), ha ottenuto solo 2 punti nelle ultime nove partite con due pari e sette sconfitte (tre delle quali consecutive). Peggiore attacco di tutta la serie C, peggiore difesa del girone C (e terz’ultima di tutta la terza serie). Nonostante gli “aggiustamenti” di gennaio il trend non è cambiato, anzi. In attesa che arrivino gli iraniani (attesi chissà per quando ad Agrigento per formalizzare l’accordo per acquistare il club) e tramontata l’ipotesi di tornare all’Esseneto, Lello Di Napoli dovrebbe lasciare la panchina dell’Akragas se non altro per regalare ancora una speranza. Speranza che, con lui in panchina, è ormai diventata una utopia perché non si riesce minimamente a dare una nemmeno piccola svolta. La squadra non risponde.

L’anno scorso l’eroe è stato lui e si è guadagnato i galloni del condottiero biancazzurro.

Ma il grazie non può diventare l’alibi. Almeno bisogna provare una ultima chanche.

Di Napoli consideri concretamente l’ipotesi di rassegnare le dimissioni.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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