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Telescopio Fly-Eye installato a monte Mufara?

Di Pierfrancesco Reverberi |

L’Asi (Agenzia spaziale italiana) e l’Esa (Agenzia spaziale europea) stanno valutando insieme la possibilità di installare su Monte Mufara, vicino al Parco Astronomico delle Madonie Gal Hassin, un telescopio Fly-Eye ad ampio campo, per monitorare asteroidi pericolosi e detriti spaziali.

Non più tardi del 30 gennaio di quest’anno, un asteroide ha sfiorato la Terra passando a 70.000 chilometri dal nostro pianeta, pari a poco meno di un quinto della distanza media della Luna. Nessun rischio, ma è comunque importante organizzarsi per sorvegliare tali oggetti, definiti Neo (Near Earth Object).

Alcuni di questi asteroidi possono essere difficili da individuare, sia a causa delle dimensioni sia per la posizione. Il telescopio Fly-Eye sarebbe lo strumento adatto. È stato studiato da una ditta italiana, la Cgs (ora Ohb Italia), in collaborazione con Inaf e Asi, e può essere utilizzato sia per lo studio dei Neo sia per il monitoraggio dei detriti spaziali. Infatti migliaia di frammenti circondano il nostro pianeta e possono essere un grave rischio poiché possono danneggiare i satelliti in orbita o le missioni spaziali.

Il Centro internazionale delle Scienze astronomiche di Isnello dimostra ancora una volta la sua importanza per le sue caratteristiche fotometriche veramente ottime (cioè per almeno sei ore di seguito se il cielo è sereno) e lo scarso inquinamento luminoso. Un gruppo di ricercatori dell’Esa ha già visitato il sito e il sindaco ha sollecitato le attività relative all’ottimizzazione delle infrastrutture e delle strade.

«Il Parco astronomico delle Madonie – spiega Roberto Battiston, presidente dell’Agenzia spaziale italiana – è un’operazione di scienza e divulgazione di grande respiro, con un’importanza potenziale enorme per il Sud dell’Italia. Le discipline scientifiche sono molteplici mentre gli aspetti divulgativi ed educativi possono costituire un motore essenziale per la creazione di vocazioni scientifiche non solo per il Sud ma per tutto il territorio italiano. È un esempio di best practice di come un piccolo Comune possa impegnarsi in un grande progetto».

Il progetto è attualmente al vaglio dell’Esa e ci sono ottime possibilità che venga approvato in tempi brevi.

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