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Augusta, ammutinamento a bordo: «Dateci lo stipendio»

Di Agnese Siliato |

Si trova ormeggiata alla banchina del porto di Augusta la nave mercantile “Oruc Reis”, battente bandiera panamense, abbandonata dall’armatore, dal comandante e dalla maggior parte dell’equipaggio, formato da 18 uomini di nazionalità mista (indiani, turchi e georgiani).

A bordo sono rimasti solo 3 marinai georgiani, che hanno deciso di non lasciare quell’unico loro appiglio con la madre patria e, soprattutto, con la possibilità di recuperare gli stipendi che avanzano.

La storia della “Oruc Reis” è venuta a galla a Ferragosto, quando, in avaria da tre settimane, e senza più viveri, dieci marittimi si erano ammutinati. Il mercantile di 32 mila tonnellate di stazza, era partita dal mar Baltico dove ha caricato rottami di alluminio e la rotta era quella verso la Turchia.

L’imbarcazione è stata presa in consegna dalla Capitaneria di porto di Augusta, dopo che quella di Pozzallo ne ha disposto il sequestro.

Il capitano di vascello, Antonio Donato, comandante della guardia costiera megarese, ha riferito che la nave ha avuto nel corso della navigazione un’ avaria al motore ed è rimasta alla fonda al largo del porto di Pozzallo dove è approdata il 22 luglio ed è rimasta ferma sino alla scorsa domenica, quando è stata trainata fino al porto di Augusta dove si trova tuttora ormeggiata alla banchina Izza.

«Stiamo cercando di prendere contatti con lo Stato di bandiera, il noleggiatore della nave, il ricevitore del carico – dice il comandante Donato – affinché – il problema possa risolversi quanto prima».

A fornire viveri alle 3 unità di equipaggio, rimaste a bordo, sono stati prima il gruppo piloti del porto e poi i volontari del gruppo comunale di protezione civile. A bordo di una scialuppa di salvataggio, 15 membri dell’equipaggio compreso il comandante hanno lasciato la nave nelle acque di Pozzallo. Rosario Litrico, sia in qualità di presidente del comitato welfare di Augusta, sia come rappresentante sindacale dell’Itf, si è messo a disposizione dei 3 georgiani che si trovano ancora a bordo e che non intendono allontanarsi dalla nave (dove si trova il carico di alluminio considerato prezioso) perché avanzano 4 mensilità che sperano di recuperare non abbandonando il mercantile col suo carico di alluminio.

Il sindacato nominerà un legale per l’assistenza legale ed è pronto a pagare i biglietti aerei per fare rimpatriare i 3 marinai, i quali però non vogliono partire. Si trovano in buone condizioni di salute e non hanno manifestato particolari problemi ma solo l’esigenza di ottenere le spettanze economiche maturate.

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