CATANIA – Una città che vive nelle piazze, con mercati movimentati, architettura, eventi culturali e – last but not least – “economica” per una vacanza. È un quadro lontano mille miglia dalla vecchia immagine degli Anni Ottanta “spaghetti e pistola” quella che Lucas Peterson ha fatto di Catania pochi giorni fa sulle pagine del New York Times. Peterson, curatore della rubrica Frugal Traveler (viaggiatore economico) ha scritto un pezzo dal titolo “The Sights and smell of Sicily’s second city” descrivendo passo dopo passo il suo soggiorno a Catania. Non gli sfugge il caos del traffico cittadino “motorbikes zooming in and out between lanes of cars” ma nemmeno la le attività dell’Associazione Gammazita al Castello Ursino dove vede “giovani e anziani socializzare e divertirsi”. Il viaggiatore “cheap” visita proprio il Castello (12 euro con audioguida), le Terme della Rotonda (gratis), il Museo d’arte contemporanea in via Crociferi (5 euro).
L’atmosfera di Catania è “accogliente e festiva”, un “charming sensorial caos” nel quale Peterson si tuffa dando indicazioni precise: dorme in un B&b con art gallery (in piazza Mazzini), mangia l’arancinu da Savia (2 euro), le olive alla fera ‘o luni (1 euro) e la parmigiana di melanzane con un’insalata e un piatto di pasta (10 euro), beve il caffé macchiato in piazza Duomo (1 euro) e assiste alla “Traviata” al Teatro Massimo Bellini (42 euro con sconto). «Catania – decreta alla fine – è pronta per il suo momento». Ce lo auguriamo anche noi.