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Al via progetto ‘Conoscere e preservare salute di cuore, rene e diabete’
Roma, 20 nov. (Adnkronos Salute) – βLe patologie cronico-degenerative non trasmissibili sono molto importanti dal punto di vista sociale ed economico. La malattia renale cronica, in pazienti affetti da diabete, ipertensione o scompenso cardiaco ha bisogno di un approccio multidisciplinare. Si tratta di pazienti che non hanno solo bisogno del medico di medicina generale, ma del nefrologo, del cardiologo, del diabetologoβ. CosΓ¬ Loreto Gesualdo, presidente Federazione delle societΓ medico-scientiche italiane (Fism), commenta il lancio del progetto pilota βConoscere e preservare la salute di cuore, rene e diabeteβ (https://cuorerenidiabete.it) che offre consulenze specialistiche gratuite per pazienti con diagnosi di patologie cardiovascolari, renali e metaboliche presso 3 ambulatori di medicina generale a Roma, Milano e Caserta. Lβiniziativa vuole sensibilizzare sullβimportanza di monitorare la propria salute, non solo in caso di diagnosi accertata, ma anche per individuare eventuali condizioni latenti, per favorire una diagnosi tempestiva.
Il progetto – promosso da Aristea, con il patrocinio di Fism e il contributo incondizionato di Astrazeneca – intende agevolare lo sviluppo di un network territoriale, connettendo medici di medicina generale con specialisti (cardiologi, diabetologi e nefrologi) per migliorare lβassistenza e ottimizzare i percorsi di cura. Questa iniziativa “si inserisceΒ – spiega Gesualdo – in unβattivitΓ piΓΉ vasta della Fism che punta” a un approccio di “multidisciplinarietΓ con unaΒ prescrizione unica.Β Abbiamo visto quanto sia complesso il viaggio del paziente con malattia renale cronica comorbido – cioΓ¨ il paziente diabetico, iperteso, con scompenso cardiacoΒ – che Γ¨ costretto a vedere piΓΉ specialisti e ad acquisire piΓΉ prescrizioni che mettono poi il medico di medicina generale di fronte alla scelta su quale terapia impostare e come impostarla”.
La malattia renale cronica βΓ¨ molto frequente, colpisce il 10% della popolazione mondiale, piΓΉ di 850 milioni di personeβ. Si manifesta in un paziente comorbido perchΓ¨ le cause si ritrovano piΓΉ di frequente “nel diabete, nell’ipertensione, nelle malattie infiammatorie come le glomerulonefriti e nelle patologie genetiche come la malattia policisticaβ. Ma soprattutto – continua il presidente Fism – nelleΒ cause cardio-metaboliche e ipertensive, in modo particolare l’ipertensione, il diabete e lo scompenso cardiacoβ. La diagnosi precoce di malattia renale cronica Γ¨ importante per βevitare la progressione verso l’insufficienza renale terminale, che Γ¨ rappresentata dalla dialisi e dal trapianto. Ma non dobbiamo dimenticare – avverte – che il paziente comorbido, il paziente con malattia renale cronica, diabete e ipertensione, Γ¨ anche un paziente dall’elevato rischio cardiovascolare”.
L’importanza dell’approccio multidisciplinare Γ¨ legato ai costi diretti e indiretti ai quali questi pazienti vanno incontro. Sono costi diretti quelli legati alla necessitΓ del paziente di βandare dal medico di medicina generale – chiarisce Gesualdo – e dopodichΓ© rivolgersi ad altri specialisti come il diabetologo e il cardiologo che hanno la necessitΓ di rivedere il caso clinico e di cambiare e variare l’impostazione terapeutica. I costi indiretti invece sono legati all’etΓ avanzata del paziente che piΓΉ delle volte ha bisogno del caregiverβ che deve βassentarsi dal posto di lavoro per accompagnare il proprio caro nel percorso di cura multidisciplinare. Ed ecco quindi l’importanza di fare squadra – evidenzia – la necessitΓ essenzialmente di mettere a punto nuovi percorsi diagnostico terapeutici che possano prendere il paziente multidisciplinare per mano e farlo andare verso il cosiddetto patient journey, il viaggio di cura del paziente affetto da malattia renale cronica con multicomorbiditΓ . Il sogno nel cassetto Γ¨ cercare di realizzare un unico percorso con un’unica prescrizione, avere il paziente in presenza dal medico di medicina generale o dal nefrologo o dal cardiologo o dal diabetologo e condividere in piattaforma digitalizzata il percorso clinico-terapeutico-assistenziale a cui quel determinato paziente comorbido andrΓ incontroβ.
A tale proposito βla Fism ha lanciato un progetto di multidisciplinarietΓ con prescrizione unica – sottolinea Gesualdo –Β un progetto che si basa su una piattaforma di digitalizzazione che vede il paziente al centro dell’attenzione. Quello che si vuole fare Γ¨ cercare di creare un forte link, una forte collaborazione tra il medico di medicina generale, il nefrologo e con tutti gli altriβ specialisti. βQuello pilotaΒ – conclude il presidente Fism – Γ¨ uno studio di fattibilitΓ che troverΓ perΓ² lo sviluppo nel patient journey, dalla multidisciplinaritΓ alla prescrizione unica, che in questo momento non Γ¨ tariffata in Italiaβ.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA