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‘Area Draghi’, Renzi non convince Calenda: “E’ poco chiaro”

Di Redazione |

Roma, 7 giu Sull'”area Draghi”, a distanza, continua il botta e risposta tra Matteo Renzi e Carlo Calenda. Il leader di Iv è stato il primo a parlare di “un sano contenitore riformatore che non farebbe fatica ad andare a doppia cifra”. Dalle colonne del ‘Corriere della sera’, a stretto giro è arrivata la replica di Calenda, non proprio concilianti: “Renzi è ancora estremamente poco chiaro su questo”.

La nostra strada “è un polo del pragmatismo e del buongoverno che lavorerà per spezzare il bi-populismo, cioè per evitare che vinca una delle due coalizioni” e “perciò bisogna fare in modo di arrivare a un governo di larghe intese tra partiti europeisti e democratici”, ha spiegato il leader di Azione.

“Questo polo deve prendere almeno l’8%. Da quella percentuale in su è in grado, non di fare l’ago della bilancia, cioè di andare a destra o a sinistra a seconda di chi offre di più, ma di costringere il Pd, Forza Italia e la Lega di Giorgetti a continuare con l’esperienza di governo di Draghi perché altrimenti il Paese tra inflazione e Pnrr che non si realizza va a sbattere”, è lo schema a cui sta lavorando Calenda.

L’ex ministro dello Sviluppo ha anche parlato delle mosse di Matteo Renzi: “A mio avviso sta cercando un accordo con il Pd. Se così non è, noi siamo disponibilissimi. Del resto, sono settimane che dico a Renzi ‘incontriamoci, fammi che capire che vuole fare Iv’, però per il momento non c’è stata alcuna risposta”.

A Calenda ha risposto il presidente dei senatori di Italia viva Davide Faraone: “I contenuti espressi dal governo Draghi vanno portati avanti da un’area che si deve formare in vista del 2023. E’ indubbio che c’è chi vive con sofferenza questo governo e chi ci sta per forza, come il M5S e la Lega: noi siamo convinti che questa esperienza serva al Paese e intorno a quelle politiche ci sia un consenso e ci possa essere un progetto concreto. Costruiamo una forza politica che dia gambe a quel progetto, se Calenda ci sta bene”, ha spiegato Faraone.

Nella sua intervista al ‘Corriere della sera’, Renzi aveva parlato così delle sue strategie in vista delle prossime elezioni politiche: “Qui non si tratta di ragionare di nomi e cognomi ma di politica: c’è uno spazio che può salvare il Paese. È l’area Draghi, oggi, in Italia, ed è l’area Macron in Francia. È uno spazio che esiste. Non dare a questo spazio una casa e un tetto per mere ragioni di egocentrismo personale sarebbe folle e da irresponsabili. I prossimi mesi mostreranno chi è in grado di fare politica e chi invece vive di inspiegabili risentimenti, anche in questo centro riformista. Noi ci siamo con umiltà e determinazione”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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